TERAMO –  Che la vicenda della colonia felina nell’area dell’ex Manicomio in via del Baluardo fosse tutt’altro che conclusa sabato scorso, a seguito del sopralluogo del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e del Rettore Dino Mastrocola, lo si era intuito dalle immediate reazioni delle associazioni animaliste. Adesso sono entrate in gioco altre associazioni, rispetto a quelle che se ne erano occupate da sempre e ad altre che erano entrate nella vicenda in un secondo tempo.
E mentre la Lega del Cane ha organizzato per domenica prossima una manifestazione in piazza San Francesco, in scena ora è entrata il Meta, il Movimento Etico per la Tutela Animale e Ambientale, che ha presentato una denuncia contro ignoti per maltrattamenti e abbandono di animali. La problematica è legata all’attuale neo colonia di gatti che si trova all’interno della struttura dell’ex Ospedale psichiatrico, e che secondo le associazioni, sarebbero reclusa e lasciata alla fame.
Nell’esposto presentato si starebbe anche valutando una integrazione per uccisione di animali, alla luce di quanto documentato stamane dal Movimento Animalista Italiano, con la scoperta di carcasse di animali morti all’interno dell’area di via del Baluardo.
Una notizia non smentita dalla Asl e dalla Università e che pone alcuni interrogativi. Quando sono deceduti gli animali? e se erano morti da tempo, come sembra da talune dichiarazioni della stessa Asl, perché solo oggi si scoprono? “Quello che sembra emergere è un concorso di colpe – spiega Valerio Vassallo del Meta.
Domani, come detto, un gruppo di volontari sarà a Teramo per un sopralluogo autorizzato dal Rettore Dino Mastrocola. Oggi sono intercorsi diversi colloqui dell’Associazione con Università, Comune e Asl per cercare di capire ogni sfaccettatura della problematica legati ai felini che si trovano all’interno. Il Meta, che domani pomeriggio entrerà nella struttura, per visionare e poi relazionare, avrà anche l’incarico di provvedere alla cattura dei felini. Quelli rimasti all’interno, probabilmente inseriti in un secondo tempo,  comunque non sterilizzati ma di cui ci si dovrà occupare.