COLONNELLA – Sugli esiti ed i contenuti dell’ultimo consiglio comunale di  Colonnella che ha determinato l’ordinanza da parte del sindaco Leandro Pollastrelli con cui sono state revocate ad Armando Peperini la carica di vicesindaco e le relative deleghe interviene il Partito Democratico locale che in una nota esprime la propria posizione e che pubblichiamo integralmente.

“Sono giorni pieni di colpi di scena, il primo durante il consiglio comunale del 14 aprile 2021 che trattava prevalentemente la variante al Piano Regolatore Esecutivo presentata dall’amministrazione Pollastrelli.

Per prima cosa abbiamo presentato una osservazione sul fatto di svolgere il consiglio comunale in presenza nonostante Colonnella sia in zona rossa, 14 persone seppur distanziate in una stanza di circa 55 metri quadrati non è il massimo della sicurezza nonostante le mascherine. Un controsenso certificato dal fatto che l’accesso in comune dei cittadini è consentito solo tre volte alla settimana previo appuntamento.

Presentare una variante al piano regolatore a meno di due mesi da quella che sarebbe stata la scadenza naturale della consigliatura è molto discutibile, figuriamoci andare in deroga a tutte le indicazioni per svolgere le attività amministrative in sicurezza.  In questa occasione è stato leso inoltre il diritto dei cittadini ad assistere ai lavori consiliari.

Il sindaco Pollastrelli ha giustificato l’urgenza della variante come un recepimento delle istanze di molti cittadini che hanno chiesto il passaggio da zone edificabili a zone agricole per non pagare l’IMU. Per la precisione le richieste sono state 83 di cui il 99% accettate. Inutile sottolineare che i consiglieri di minoranza, come sempre avvenuto durante i cinque anni di amministrazione Pollastrelli, non sono stati minimamente informati e tanto meno messi in condizione di conoscere e confrontarsi su uno strumento così importante per i cittadini e lo sviluppo del paese.

Dopo l’illustrazione “dolce” del piano da parte del tecnico incaricato, l’architetto Daniele Di Lorenzo, ha preso la parola il vice sindaco Armando Peperini, che a sorpresa, ha dichiarato il suo completo dissenso al piano.  Ha informato il consiglio che era la prima volta che si relazionava col redattore del piano e di non essere stato in alcun modo coinvolto e informato delle variazioni proposte, il che ancor più grave, a suo dire, per il fatto di essere vicesindaco e tecnico (geometra) operante sul territorio.

Peperini ha chiesto, ad esempio, di come sia stata realizzata la ricognizione dei fabbricati non ultimati, ha evidenziato errori materiali “dovuti alla fretta”. Ha fatto notare le norme transitorie che permettono incrementi e variazioni di volumetrie che vanno dal 15 al 50% per i privati e dal 20 al 30% per gli insediamenti produttivi, esattamente ciò che temevamo. Con ogni probabilità si è cercato di spostare le variazioni delle volumetrie (aumentarle magari) a seconda delle convenienze, magari ad amici. Il redattore del piano ha precisato che si tratta di norme una tantum, purtroppo, aggiungiamo noi, il cemento quando si consolida poi diventa difficile da gestire.

Peperini ha espresso un dissenso forte, chiaro ed evidente per una variante al PRE non condivisa tra i componenti di quella che era la sua stessa maggioranza. A dargli manforte è intervenuto il consigliere di maggioranza Sabatino Straccia che con una illuminante descrizione ha riferito “di aver visionato il piano in una stanza buia”. Infine Armando Peperini ha dichiarato di non riconoscersi più nell’attuale maggioranza e ha dichiarato di dimettersi da vicesindaco e di rimettere le deleghe, passaggio che formalizzerà ufficialmente nei prossimi giorni. La votazione finale ha espresso il voto contrario dei consiglieri di minoranza di Colonnella Cambia e l’astensione di Peperini e Straccia. Un atto politicamente importante che, qualora fosse ancora necessario ribadirlo, dimostra che l’amministrazione Pollastrelli è l’espressione di solitario uomo al comando, in questo caso sempre più solo.

Secondo colpo di scena, il giorno successivo, il sindaco, evidentemente incapace di elaborare sconfitte politiche, ha emesso in tutta fretta un decreto sindacale per revocare la carica di vicesindaco e le deleghe ad Armando Peperini e nominare al suo posto la devotissima Mirella Pontuti, buona per tutte le stagioni.

Come nei giochi tra bambini dispettosi, ti faccio vedere chi arriva prima”.

PARTITO DEMOCRATICO COLONNELLA