La Regione diventi voce degli abruzzesi su una manovra che non tutela le forze più esposte a crisi e rincari

 PESCARA – “Abbiamo aderito alla mobilitazione indetta dai sindacati contro la manovra di bilancio e contro le prime azioni del Governo che penalizzano le fasce sociali più colpite da covid e rincari, perché sia chiaro da che parte deve stare la politica”, così il capogruppo e il consigliere Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli che sono scesi in piazza a Pescara, al presidio della Cgil Abruzzo e Molise, sotto la sede del Consiglio regionale di piazza Unione.

 

“Servono salari che consentano ai lavoratori di andare avanti – riprendono i consiglieri – una fiscalità che non premi chi ha già di che vivere, ma dia respiro a chi non arriva a fine mese. E poi servono azioni tempestive e decise, che portino investimenti su sanità, scuola, formazione, ricerca e assicurino servizi primari, ad esempio il trasporto pubblico, fra le maggiori criticità in Abruzzo. Anche in Regione la destra è sorda alle richieste della nostra comunità. Con un emendamento abbiamo costretto l’attuale Governo regionale a vedere le famiglie e le imprese che stanno annaspando fra le difficoltà e i rincari economici del momento e per cui nessun ristoro era stato disposto, ora chiediamo che si faccia portavoce, come deve, della necessità di dare alla manovra di bilancio una direzione capace di andare a vantaggio della comunità più in difficoltà e non lasci indietro l’Abruzzo: per questo serve equità. E serve una sanità che dia risposte e servizi e non costringa gli abruzzesi a curarsi fuori o, peggio, a rinunciare a curarsi, come accade dal primo giorno del governo Marsilio. Questo capita perché siamo pieni di annunci di assunzioni e di nuovi servizi, ma di fatto la destra da 4 anni non approva la programmazione sanitaria necessaria a liberare risorse e investimenti e gli ultimi atti ad oggi restano quelli prodotti dal governo di centrosinistra”.