L’AQUILA – L’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Pietro Quaresimale, ha partecipato nel pomeriggio, all’incontro con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi sullo stato di attuazione del Pnrr nel settore scuola, educazione e formazione. La Regione presenterà i provvedimenti finora adottati per l’attuazione delle misure previste nel Pnrr che riguardano il sistema dell’istruzione in generale. I campi di intervento sono: riforma degli istituti tecnici professionali, riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, piano per gli asili nido e suole infanzia, piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, riforma del sistema dell’orientamento, riforma degli Istituti tecnici superiori (Its).
Inoltre, l’assessore all’Istruzione, rende noto, che ammontano a 5,7 milioni di euro le risorse destinate per il 2022 all’attuazione del Piano di educazione e istruzione per le bambine e i bambini da 0 a 6 anni, dopo che la Giunta,su sua proposta, ha approvato il Piano regionale relativo al 2022. “Consideriamo il Piano educativo relativo alla fascia d’età 0-6 anni centrale per la programmazione delle politiche educative e d’istruzione – afferma l’assessore Quaresimale -. L’ampiezza degli interventi previsti nel Piano testimonia la volontà di intervenire in tutti i settori del sistema educativo tenendo a mente le esigenze delle famiglie abruzzesi: dall’ampliamento dei servizi educativi alla riduzione delle rette a carico delle famiglie, dagli interventi a favore delle scuole dell’infanzia alla creazione di nuove sezioni Primavera”. La programmazione 2022 appena licenziata dalla Giunta regionale è parte integrante di un Piano triennale 2021-2023 “ambizioso e completo, che prevede risorse per circa 19 milioni di euro. Si tratta – ha aggiunto l’assessore – di una sfida importante che tutto il sistema di educazione e istruzione regionale vuole tradurre in risultati concreti”. Il Piano regionale 2022 0-6 anni guarda naturalmente anche al personale docente che quotidianamente garantisce servizio sul territorio. In questo senso, una parte delle risorse è destinata alla formazione continua e alla promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali. “Peraltro – conclude Quaresimale – il Piano è destinato ad entrare in pianta stabile nella programmazione dei fondi europei 2021-2027 avendo previsto tale l’attività nell’obiettivo specifico che vuole migliorare i servizi, prevedere un accesso paritario agli stessi e ridurre i costi di accesso”.