SENARICA CROGNALETO FRANA

CROGNALETO –  Riaperte a senso unico alternato la provinciale 45/D di Senarica-Piano Vomano (comune di Crognaleto) chiusa questa mattina alle sette è interdetta al transito a causa della caduta di massi di grosse dimensioni sulla carreggiata stradale. La frana è situata a circa un chilometro dall’abitato di Senarica in direzione Piano Vomano: la frazione  era rimasta isolata nella mattinata.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15.30: Il maltempo dei giorni scorsi non ha risparmiato il Comune di Crognaleto: stamattina, infatti, intorno alle ore 5.00, sulla SP 45/D Senarica-Piano Vomano, sono caduti ingenti massi che hanno interdetto la viabilità per gran parte della mattinata. Rimossi da una ditta incaricata dall’Amministrazione provinciale, che ha provveduto ad accantonarli al lato della carreggiata ripristinando la parziale viabilità, gli stessi, a causa della loro enormità, pesantezza e volumetria richiedono non solo un intervento successivo con eventuali esplosivi per ridurne le dimensioni e consentire la riapertura totale di quel tratto di strada, ma comportano anche la necessità di effettuare un’attenta bonifica di tutto il versante al fine di valutare eventuali altre pericolosità connesse.

Preoccupato il Sindaco D’Alonzo commenta: “Quanto accaduto stamattina sulla Strada Provinciale per Piano Vomano è una parte delle problematiche connesse al maltempo che attanagliano il territorio di Crognaleto, poiché l’abbondanza di acqua che si è riversata nei giorni scorsi ha provocato un peggioramento di tutte quelle criticità, soprattutto sulle strade provinciali, già annunciate alla Provincia e agli organi di Governo, che risultano pericolose per la circolazione e la pubblica e privata incolumità. Invito, pertanto, l’Amministrazione Provinciale, nella persona del Presidente e dei suoi organi tecnici, a provvedere subito al ripristino delle situazioni di asfalto ammalorate, con particolare riferimento alle SP per Frattoli, Cesacastina e Tottea e a rivolgere un’attenzione particolare al dissesto idrogeologico che si era già accentuato nella SP per Poggio Umbricchio e alla situazione relativa alla caduta massi nella zona di Macchia Vomano e San Giorgio.”