TERAMO – Si sono concluse le assemblee in videoconferenza della FLC CGIL Teramo, con la partecipazione di oltre 800, tra docenti e ATA delle  scuole nel territorio provinciale e con numerosi spunti  e riflessioni venuti fuori dal dibattito. “Per tutta l’estate siamo stati impegnati in un confronto a tutti i livelli proponendo soluzioni strutturali per affrontare in sicurezza la ripresa delle lezioni – si legge nella nota di commento del sindacato – e per superare le fragilità endemiche del sistema scolastico (carenza di organici, sdoppiamento delle classi, tempo scuola adeguato all’offerta formativa, edilizia scolastica non a norma, precarietà del personale, fragilità della rete dei trasporti). Dopo un mese dall’avvio dell’anno scolastico, abbiamo ritenuto importante confrontarci con i lavoratori della scuola per vedere come sono state affrontate le principali problematiche e segnalare le eventuali criticità. Ma abbiamo anche messo in evidenza la necessità di presidiare i luoghi nei quali si discuteranno le modalità di utilizzo delle ingenti risorse europee destinate all’istruzione”.

Si è, infatti, discusso del PNRR e delle risorse destinate dalla Missione 4 al Sistema d’istruzione e ricerca. “Si tratta di significativi interventi per oltre 33 miliardi di euro che devono vedere un cambio di passo rispetto ai tagli  e alle riduzioni che ci sono stati negli ultimi decenni. Occorre recuperare il tempo scuola – spiega Flc Cgil – diminuire il numero di alunni per classe, rivedere il dimensionamento scolastico progettando una rete territoriale che valorizzi le specificità, eviti i doppioni, e la concorrenza tra scuole, affronti le numerose criticità dovute ad edifici scolastici non a norma. Dia un reale valore al lavoro dei docenti e del personale ATA. E’ tempo di avere organici docenti e ATA adeguati all’offerta formativa, stabili e retribuiti adeguatamente”. Si sono affrontate anche  le problematiche relative al precariato: “le immissioni in ruolo per docenti e ATA non hanno coperto i posti disponibili per carenza di personale docente nelle graduatorie; con quasi  il 30% delle cattedre e dei posti affidati a precari.  Risulta sempre più urgente intervenire con politiche per il reclutamento del personale che non possono essere sempre e solo ‘straordinarie’, ma devono saper coniugare il rispetto dei diritti acquisiti con la qualità dell’offerta formativa”.

“Infine, ci siamo confrontati sulle tematiche relative al rinnovo contrattuale, presentando la piattaforma per il rinnovo elaborata dalla Flc Cgil. Tutti sono consapevoli del grande lavoro portato avanti in questi mesi da dirigenti scolastici, docenti e personale ATA, che si sono impegnati  per garantire agli studenti un avvio regolare delle attività didattiche in presenza. E’ arrivato il tempo di restituire dignità a questo personale con aumenti che dovranno consentire di colmare il differenziale retributivo esistente con l’Europa e di rendere il lavoro docente una professione più ambita, valorizzata economicamente e riconosciuta socialmente. Per rilanciare l’autonomia delle istituzioni scolastiche – conclude la nota sindacale – occorre stabilire regole certe sui profili professionali, sulle risorse per migliorare l’offerta formativa, rafforzando il ruolo  delle rappresentanze sindacali che contrattano nella singola scuola sia l’organizzazione del lavoro sia la distribuzione delle risorse. E’ tempo di intervenire in maniera organica  in modo che la scuola  rappresenti un volano per  la crescita culturale e professionale degli studenti e delle studentesse; che sia per loro un luogo indispensabile per  orientarsi nel mondo avendo gli strumenti per affrontare la sua complessità e per dare un contributo allo sviluppo del proprio territorio. Questo vale anche per la provincia di Teramo”.