Una domenica a Poggio Umbricchio di Crognaleto: una domenica nell’area pic-nic del Mulino De Giorgis, da visitare per sostarvi e per vivere ore o giorni, magari in tenda, in un autentico angolo del Paradiso, a circa mezz’ora dalla città capoluogo. Lo scrosciare del fiume Vomano è tutto ciò che accompagna il silenzio di un’area rimessa a dimora dalla locale Pro Loco, dopo mesi e mesi di intenso lavoro grazie all’impegno smisurato dell’ex arbitro internazionale Pasqualino Rodomonti, “poggiano” di adozione, avendo sposato una donna del posto. Certo è che il finanziamento dell’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, superiore a 500.000 euro, è stato fondamentale per recuperare e per riportare in auge il Mulino ad acqua De Giorgis, che il nonno dell’81enne Franco, presente quest’oggi e felice più di altri nelle vesti di Cicerone, ne custodì l’attività per diversi lustri, ad iniziare dal 1920. La giornata, processata da Mons. Lorenzo Leuzzi con la Santa Messa, ha visto la presenza dei Sindaci di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo e di Fano Adriano, Luigi Servi, oltre al delegato Gennarino Di Lorenzo della Provincia ed al Presidente dell’Ente Parco, Avv. Tommaso Navarra. Nel corso della giornata, l’arch. Vincenzo Reggimenti dell’Ente Parco, ha tracciato brevemente la storia e le caratteristiche tecniche dei mulini, che sono stati presenti sul territorio e che hanno rappresentato non soltanto una vera fonte di vita per molti, ma hanno costituito essere il vero motore dell’economia provinciale ed abruzzese, sia per le numerosissime comunità montane degli anni ’40 e ’50, quindi, sia per la società tutta dell’epoca. Un dato ha avuto dell’incredibile: pensate che solo in provincia di Teramo sono stati successivamente censiti ben 2.243 mulini, per il 95% ad acqua! La giornata è culminata, dopo il tradizionale taglio del nastro, con il classico “tutti a tavola!”. Piatto principe? “La pecora alla callara” naturalmente… Un consiglio? Andate a visitare il Mulino De Giorgis di Poggio Umbricchio: ne rimarrete ammaliati.