TERAMO – Riguardo alle recenti esternazioni del candidato alle elezioni regionali nella lista “Abruzzo Insieme” Giovanni Cavallari sulle liste di attesa, la Asl di Teramo intende rispondere punto per punto, cercando una volta per tutte di fare chiarezza.
1) Le performance delle aziende sanitarie in materia di liste di attesa vengono misurate attraverso un indicatore, denominato “ex post”. Esso misura in termini percentuali quante persone hanno ottenuto la prestazione nei tempi di legge. L’indicatore di questa Asl, relativamente al 2023, si attesa sul 90% (e non 61% come sostiene il candidato). Cavallari dunque non è informato su dati pubblici e documentati dall’azienda sanitaria. Sul punto lo invitiamo a documentarsi nei nostri uffici, disponibili a fornire dati verosimili e pertinenti.
2) Il problema delle liste di attesa certamente non è stato risolto, ma dire che non è cambiato nulla offende le migliaia di operatori sanitari, le organizzazioni aziendali che hanno, nell’ultimo quinquennio, notevolmente migliorato le liste di attesa aziendali, nonostante il Covid e nonostante la drammatica situazione di partenza. Tali mistificazioni, più che colpire la politica, finiscono per denigrare tutto il personale sanitario e amministrativo che in anni estremamente difficili ha generato un progressivo aumento della produzione sanitaria. Nel solo periodo 2021-2023 la produzione di specialistica ambulatoriale è aumentata di circa 23mila prestazioni.
3) In relazione al servizio” Sos liste di attesa” che Cavallari stigmatizza, si informa che è stato attivato su scala regionale ed è presente in molte altre realtà italiane essendo previsto nella pianificazione nazionale. Tale servizio prende in carico segnalazioni che presentano carattere di estrema urgenza al fine di individuare le necessarie e dovute soluzioni.
4) Sul caso segnalato dal candidato Cavallari le confuse informazioni fornite non ci consentono di garantire un doveroso riscontro. Fatto è che questa Asl eroga le prestazioni di ecocolordoppler, qualora in classe di priorità e quindi con carattere di urgenza, con una sostanziale puntualità.
“Comprendiamo il clima di campagna elettorale, ma è doveroso fare delle puntualizzazioni a una serie di imprecisioni che riguardano questa Asl e coinvolgono il personale che quotidianamente si impegna per ridurre il problema. Inoltre, utilizzare in questo modo la complessità della problematica delle liste di attesa rischia di disorientare i cittadini, incentivandoli a rivolgersi altrove, inducendoli indirettamente a inutili e costosi “viaggi della speranza” . Se poi Cavallari ha ricette “magiche” per risolvere il problema ce le dica, che la Asl le farà proprie”, conclude il direttore generale Maurizio Di Giosia.