L’AQUILA – Anci Abruzzo a fianco dei Sindaci che sono impegnati nella battaglia contro il caro pedaggi e per la sicurezza della Strada dei Parchi A24/A25. “Ricordiamo che i pedaggi autostradali hanno subito un aumento medio di circa il 13% – scrive in una nota il Presidente dell’Associazione dei Comuni, Gianguido D’Alberto‘Strada dei Parchi’ è tra le autostrade più costose in Italia. Il gestore ha già annunciato un rincaro dei pedaggi di oltre il 30% a partire dal prossimo 1 gennaio 2022. Si tratta di una gabella insostenibile per i cittadini e che colpisce la ripresa economica di zone interne già duramente segnate dai tragici eventi sismici a cui si sovrappongono gli effetti negativi della pandemia”.

Ogni giorno sono migliaia gli utenti che per raggiungere il posto di lavoro, la scuola o istituzioni sanitarie sono costretti al pendolarismo autostradale, considera Anci Abruzzo e “dal 3 gennaio 2018, data dell’intervento ponte, strappato con la lotta dei Sindaci, non si è giunti ad una soluzione da parte del Governo, il PEF ancora non è stato approvato e la sicurezza delle nostre autostrade ancora non è garantita. Chiediamo insieme ai Sindaci che la spada di Damocle degli aumenti dell’A24 e A25 abbia termine”. L’Associazione dei Comuni abruzzesi, dunque, sottoscrive le richieste dei Sindaci:

1. Provvedimenti atti a bloccare i prezzi dei pedaggi ed evitare gli aumenti delle tariffe autostradali relativi alla A24 e A25 dal prossimo 01 Gennaio 2022;

2. immediata creazione di un Tavolo Istituzionale, con la presenza di tutte le SS.LL. per:

  • ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi al fine di garantire ai pendolari e ai cittadini una tariffa adeguata ad un’area interna svantaggiata;
  • individuare provvedimenti ed iniziative atti a garantire la sicurezza nei suddetti tratti autostradali;
  • aprire un confronto sull’intera questione della mobilità generale nelle due regioni, Lazio e Abruzzo.

“Sollecitiamo l’incontro urgente con il MIMS e con il Ministro Giovannini e ci attiveremo perché possa essere accordato in tempi rapidi”, conclude il Presidente D’Alberto.