TERAMO – Enzo Rocci, un amico di quelli che nasce per esserlo. Se ne è andato così, in un amen, a 63 anni; era in casa mentre la moglie Anna e la figlia Martina erano uscite per fare spesa.

Un infarto lo ha fulminato: è stata l’anziana mamma Domenica, quasi novantenne, a trovarlo riverso a terra, esanime. Chiamati i soccorsi, non c’è stato, purtroppo, nulla da fare.

Lo piango per un’antica amicizia nata sui banchi di scuola e tale rimasta fino alla fine: il destino ha voluto che ci incontrassimo per l’ultima volta non più tardi di sette giorni or sono, in Farmacia.

Era tanto che non ci si vedeva, ma è stato come se vivessimo assieme da sempre: tanti i ricordi della scuola e tantissimi i sorrisi, non nascosti da due modeste mascherine.

Era sempre lui: gioviale, imitatore inimitabile e geloso custode della nostra gioventù e della famosa sezione “A Geometri” del Comi, che nel 1976 ci diplomo’ assieme… anzi è assieme, e rigorosamente a casa sua, che preparammo quegli esami.

Si studiava poco, si sorrideva tanto, proprio come è stato pochi giorni fa: non era cambiato nulla in 44 anni, fino a stamattina.

Oggi lo piangono la mamma Domenica, la moglie Anna e la splendida Martina. Lo piange la cara sorella Gilda Maria, il cognato e noto imprenditore Dino Gavioli e tutti coloro che sono ancora qui a chiedersi: perché?

Ci sarò in Chiesa, giovedì 14 maggio alle ore 15:30, nella tua Villa Mosca e ti piangerò, come adesso sto facendo, a distanza.

Ciao amico mio; ciao Enzo.