CASTILENTI – Quale rappresentante del comune capofila del MASTERPLAN Val Fino comunico, che l’iter della pratica non si è mai stoppato né che, ad oggi, abbiamo avuto alcuna indicazione o intenzione di interromperlo o sospenderlo.
Attualmente a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo, a passi spediti abbiamo avviato tutte le operazioni propedeutiche alla gara per l’affidamento dei lavori.
Allo stato dei fatti, tenendo conto dei tempi di svolgimento della stessa, e nel rispetto delle comunicazioni che ci dovessero qualora pervenire, potremmo eventualmente decidere solo come calibrare le modalità di pagamento dei lavori, non agendo però in alcun modo sui tempi di esecuzione.
Le critiche e le osservazioni sulle modalità di esecuzione del Masterplan e sui ritardi, da parte dei cittadini del Val Fino e da parte di tutti gli utenti che frequentano il nostro territorio e le nostre zone industriali/artigianali, sono più che legittime.
Da parte mia però, e qui parlo al singolare, essendo il rappresentante del comune capofila, ho incontrato tante difficoltà e ho sentito su di me il forte peso della responsabilità che ha comportato e che comporta la gestione di un progetto apparentemente semplice ma che nella pratica invece è molto complesso e articolato e che nel suo percorso è stato costellato di imprevisti e anche di ricorsi.
Nel contempo però essendo in carica dal 2013 posso anche raccontare ciò che allora ho trovato e ciò che in questo lasso di tempo è stato fatto o quantomeno tentato di fare per risollevare le sorti della viabilità del nostro territorio.
Da una ricognizione effettuata da tecnici da noi incaricati venne fuori che già nel 2016 sarebbero occorsi 64 mln per ridare dignità a strade che in alcuni tratti era già un gran complimento definirle sentieri.
In considerazione delle nostre innegabili dimensioni sia di territorio che demografiche, era difficile come lo è oggi, far emergere le nostre criticità e portarle all’attenzione della politica sovra territoriale.
Con tanto lavoro, e di questo ne sono più che testimone, però ci riuscimmo e finalmente si cominciò a parlare del “caso” Val Fino e si iniziò anche a ragionare sulle modalità di reperimento delle risorse.
Il Masterplan era uno dei tanti capitoli di spesa destinati alla Val Fino, assolutamente sui generis, poiché con non poca fatica, ha messo intorno ad un tavolo sindaci e presidenti di provincia di diversi schieramenti politici, per discutere di priorità e modalità di esecuzione di lavori.
Ben consci però dell’esiguo limite delle risorse in rapporto alle drammatiche esigenze dei rispettivi territori e comunità che ognuno di noi rappresentava.
Andando avanti nel tempo però, e anche a seguito dell’aggravarsi dello stato di alcune strade , fu assolutamente necessario reperire altre risorse e coinvolgere altri Enti.
E nonostante, alcune sopravvenute e anche attuali difficoltà, da allora alla Val Fino sono state destinate risorse dalla Regione, dal Genio Civile, dalla Protezione Civile, dalla Provincia e addirittura anche dall’ANAS (su tratti però di competenza provinciale – vedasi il tratto Arsita/Bisenti).
È innegabile che il nostro territorio a causa della sua intrinseca fragilità (la poca terra di superfice sembra che galleggi sui calanchi) ha sempre più bisogno di un’attenta e costante manutenzione e di risorse sempre più difficili da reperire.
È anche vero però che i lavori fin qui eseguiti erano stati concertati tra i rappresentanti del territorio e che ognuno di loro rappresenta comunque il tassello di un grande e complesso puzzle.
Tutti ci auspichiamo che quanto prima l’esecuzione del Masterplan veda la luce e che si possano finalmente raggiungere i così detti poli di attrazione (Atri, Pescara, Teramo) con meno fatica e in maggior sicurezza, completando la sistemazione dei tanti tratti che ancora versano in condizioni precarie.
Il comune che rappresento ce la metterà tutta e cercherà di non deludere le aspettative di quanti nonostante tutto qui continuano a vivere e a scommettere sul nostro territorio.

Alberto Giuliani – Sindaco di Castilenti

CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO – Ho atteso alcuni giorni prima di esternare la mia posizione e la mia visione su quello che sta accadendo sui fondi del Masterplan destinati alla viabilità della Valle del Fino. Proverò a spiegarmi in poche righe.
Ricostruiamo brevemente i passaggi: il governo ha dato la possibilità di rimodulare tutte le risorse contenute nelle programmazioni esistenti alle regioni in base a scelte politiche e di visione concernenti la gestione dei territori.
A mio avviso la gravità ruota tutta intorno a questa scelta: comprendo il momento difficile e la necessità di reperire risorse disponibili ed immediate, ma un governo regionale che conosce le peculiarità e le criticità dei suoi territori dovrebbe sapere bene in quali luoghi è possibile procrastinare la realizzazione di un’opera e in quali non è possibile rimandare nemmeno di un giorno, a maggior ragione in seguito ai ritardi già accumulati rispetto all’avvio dei lavori.
La viabilitá della valle del Fino vive ormai da tempo una situazione precaria ed emergenziale tale da non potersi permettere 1 giorno in più di attesa.
Per questo ritengo gravissimo che dopo essere stati zona rossa, dopo aver subito la pandemia da covid-19 nel modo più violento e duro di tutta la Regione Abruzzo, non si siano avuti la sensibilità e il buon senso di tenere fuori e di esentare dalla riprogrammazione delle risorse un territorio che sta soffrendo ormai da troppi anni.
Ripeto capisco l’esigenza di reperire risorse immediate ma rigetto completamente la scelta di rinviare e rimodulare quelle destinate ad un territorio così in sofferenza per cui, semmai, andrebbero ricercate risorse aggiuntive a quelle esistenti.
Non è possibile, invece, congelare, quelle già ottenute con grandi difficoltà e sacrificio dalla precedente amministrazione regionale.
Mi auguro per il bene della nostra vallata che questa scelta possa essere ripensata e rivista immediatamente.
Ogni giorno che passa diminuisce l’efficacia realizzativa di quelle risorse sul territorio, che continuerà a registrare un progressivo peggioramento della viabilità, essenziale per le cosiddette aree interne tanto importanti sulla carta e poco considerate nella realtà dei fatti.
Vincenzo D’Ercole – Sindaco di Castiglione Messer Raimondo