PESCARA –  “Incomprensibile  che i sindacati hanno sottoscritto il piano di ridimensionamento presentato dai commissari della Banca Popolare di Bari i cui effetti, in fatto di riduzione di esuberi e filiali, si vedranno soprattutto in Abruzzo”. Questo il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che sottolinea come “inspiegabile è anche l’atteggiamento ricoperto dai due commissari che non hanno mai voluto rispondere alle mie missive per un incontro e discutere sulle problematiche inerente l’Istituto di credito. Ci auguriamo e auspichiamo che le forze di maggioranza che sostengono questo Governo intervengano nei confronti dello stesso per verificare l’effettivo equilibrio territoriale sia stato rispettato. Infatti è incomprensibile come delle 90 agenzie da chiudere circa il 50% ricadono proprio in Abruzzo così come gli esuberi erano sproporzionati anche rispetto a quanto accaduto con l’acquisizione prima di Caripe e poi di Tercas. Chiederemo – conclude FEBBO – alle sigle sindacali abruzzesi di intervenire nei confronti delle sigle nazionali per richiedere una rivisitazione degli accordi per tutelare gli interessi degli abruzzesi”.