PESCARA – Il WWF Abruzzo nei giorni scorsi ha inoltrato presso l’Ufficio Foreste e Parchi della Regione Abruzzo un accesso agli atti per richiedere l’eventuale documentazione prodotta a supporto della modifica di legge che ha portato alla riduzione della Riserva del Borsacchio da 1.100 a soli 24 ettari. “Dalla risposta ricevuta si evince che nessuno studio risulta prodotto o depositato presso gli uffici competenti della Regione Abruzzo – scrive l’associazione ambientalista in una nota -. Una riserva regionale di fatto quasi sparita senza la realizzazione di studi di fattibilità, analisi sulle componenti floristiche e faunistiche, valutazione dei possibili danni che la riduzione del perimetro dell’area protetta potrà comportare sulle componenti naturalistiche, analisi socio-economiche. Quello che ha portato alla riduzione del Borsacchio resta dunque la mezza paginetta che accompagna l’emendamento alla legge di bilancio. È un modo di procedere che aggiunge ulteriore danno alla vicenda e che è assolutamente inaccettabile”.

“La risposta dei cittadini è però molto forte – continua il WWF – sono ormai migliaia le persone che firmano le petizioni, chiedono di partecipare o organizzano banchetti. Sono più di 100 le associazioni che aderiscono, da quelle di rilevanza nazionale, che ci sono quasi tutte (WWF Abruzzo, Legambiente, Mountain Wilderness, CAI Abruzzo, Animalisti Italiani, Italia Nostra Abruzzo, TCI – Club di Pescara, Pronatura, ecc.) alle tante locali, alle associazioni di categoria e sindacati, ai partiti e ai movimenti politici. Una risposta corale e trasversale ormai non legata più solo al mondo delle associazioni ambientaliste, ma che investe molti movimenti e cittadini abruzzesi, che pur occupandosi di altre tematiche, hanno a cuore la natura protetta d’Abruzzo e non credono alle giustificazioni strumentali che alcuni provano ad avanzare a supporto della decisione di ridurre la Riserva del Borsacchio”. 

“Bene farebbe l’amministrazione regionale ad ascoltare questa richiesta che viene dalla base e dai territori, a tornare sui suoi passi e a proporre una nuova legge regionale che ripristini il perimetro della Riserva. Le adesioni si raccolgono scrivendo ad delegatoabruzzo@wwf.it e sempre a questo indirizzo si possono richiedere i moduli per la raccolta delle firme”, conclude la nota.