TERAMO – Apre con un appuntamento molto atteso la Stagione di Danza di ACS Abruzzo e Molise Circuito Spettacolo al Teatro Comunale di Teramo mercoledì 12 dicembre alle ore 21 in scena Il Balletto del Sud in “La Bella Addormentata” coreografie di Fredy Franzutti, musiche di Pëtr Il´i? ?ajkovskij, scene di Francesco Palma, balletto che ritroveremo venerdì 14 dicembre alle ore 21 al Teatro Maria Caniglia di Sulmona.

«La Bella addormentata” del Balletto del Sud, in scena mercoledì 12 dicembre al Teatro Comunale di Teramo e venerdì 14 dicembre al Teatro Maria Caniglia di Sulmona è uno spettacolo ricco ed emozionante che ha coinvolto e convinto il pubblico e la critica di tutta Italia grazie alla leggibilità della drammaturgia, all’efficacia dell’ambientazione e alla viva caratterizzazione dei personaggi.

Per queste due repliche gli spettacoli andranno in scena con musica registrata, ma questo nulla toglierà ai brillanti assieme dei danzatori, all’accurata esecuzione dei protagonisti ed alla forza dello spettacolo che è stato definito dal noto critico di danza Vittoria Ottolenghi come frutto di “un’idea geniale!”. Speriamo in futuro di presentare nuovamente spettacoli con la musica dal vivo“» Fredy Franzutti

Replicato in importanti festival e teatri sia in Italia che all’estero (recente il debutto, lo scorso febbraio, al Teatro dell’Opera del Cairo in Egitto) lo spettacolo, firmato per regia e coreografia da Fredy Franzutti, oggi uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, ha raccolto ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica per la propria ambientazione, originale e sorprendente. Infatti mentre l’edizione “classica” del balletto si rifà alla trama di La belle au bois dormant di Charles Perrault, Fredy Franzutti si ispira al campano Giambattista Basile, che in Sole, Luna e Talia (da Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille, raccolta di fiabe edite tra il 1634 e il 1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel Mezzogiorno d’Italia. Il coreografo leccese riporta dunque la trama del balletto nel suo luogo d’origine, il Sud, e sceglie di sostituire il fuso, strumento del sonno centenario di Aurora, con il morso della tarantola salentina. La Principessa Aurora è quindi, nell’edizione di Franzutti, una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario.

Anche le date di Teramoe Sulmona, come tutte quelle di questa stagione, sono dedicate dal Balletto del Sud a Lindsay Kemp, mito della danza e uomo di rara genialità scomparso il 24 agosto: «È un omaggio che sento di dover fare perché desidero che il pubblico lo ricordi – sottolinea Fredy Franzutti – Sento un profondo rispetto nei suoi confronti al punto da sentirmi quasi indegno di fargli un omaggio, ma ci tengo molto perché è un grandissimo artista che ha dato tanto a me e all’Italia. La mia riconoscenza è il desiderio, in qualche modo, di appartenergli». Lindsay Kemp ha interpretato il ruolo di Carabosse, la maga che lancia il maleficio ad Aurora, lavorò molto sull’aspetto ‘patetico’ del personaggio: il parente non invitato, ‘dimenticato’, che soffre e per il quale, nel corso del balletto, finisci per tifare. “Nel mio prologo” spiega Franzutti “Carabosse è ‘mostruoso’ perché volevo dare l’idea di come noi vediamo l’ospite indesiderato, il diverso, il parente che non ha i modi, l’accento giusto, l’abbigliamento adatto. Nel primo atto è eccentrico, con scarpe altissime e con un abito fucsia, strappato e ricucito grossolanamente: è la Carabosse che vuole essere integrata e che finisce per fare il suo malefico regalo. Sul finale, per scelta di Lindsay Kemp e mia, Carabosse ricompare, questa volta inserita nella famiglia e accolta dai principi sposi. Nella versione con Lindsay Kemp volevamo che alla fine morisse, simbolicamente, la parte negativa del personaggio, quella che aveva generato la maledizione”.