TERAMO – Il neo presidente del Città di Teramo è al lavoro, forse trascurando altro. E’ più che conscio del fatto d’essere in ritardo e, ancora di più, di dover ricominciare daccapo. Rispetto all’estate scorsa esiste un titolo sportivo diverso, è vero, ma null’altro, con i conti da dover mettere pure a posto ma sui quali esistono ampie intese.

La società è pertanto da strutturare, ed è questo il primo step; con essa bisognerà quantificare il budget disponibile e quello preventivabile che sarà offerto dal mercato, Stadio Bonolis a parte, che resta comunque un obiettivo da dover perseguire e conseguire.

Conteranno e non poco anche l’allestimento di una sede sociale e gli incarichi interni che ne conseguiranno e ci sarà da creare un settore giovanile, perché siamo certi del fatto che Filippo Di Antonio ne conosca appieno le reali quanto necessarie potenzialità futuristiche. Limitatamente a quest’aspetto il lavoro sarà lungo e molto duro, perché la città di Teramo ha, nella FC Bonolis, un serbatoio-concorrente di giovanissimi che è già collaudato ed è in continua evoluzione.

Procedendo per gradi, comunque, in appresso l’iter operativo del club che sarà osservato nei prossimi 6-8 giorni:

  • definizione dell’assetto societario (nella settimana entrante ci saranno incontri con gli ex associati e non è da escludere che escano nomi anche nuovi e quindi diversi);
  • nomina del direttore generale (circola il nome, non confermato, di Alfredo Natali);
  • nomina del Direttore Sportivo (appare probabile la conferma di Paolo D’Ercole) e del tecnico (leggermente meno probabile quella di Marco Pomante).