Giù le mani dall’autostrada, non accettiamo la minaccia di Strada dei parchi. Chiudere il traforo del Gran Sasso dal 19 maggio significherebbe recare un danno gravissimo ad un territorio già duramente colpito dai terremoti e isolarlo dal resto d’Italia. Strada dei Parchi deve ricordare che l’autostrada è pubblica e quindi dei cittadini, la società ne ha solo la gestione“. A intervenire sulla vicenda è il sottosegretario ai Beni Culturali, Gianluca Vacca.  “Il traforo è un’arteria di comunicazione fondamentale per l’Abruzzo – spiega – e non può essere chiusa. Sono in contatto con il Mit e con gli organismi competenti per scongiurare questa scelta. Qualora ci fosse una cieca ostinazione del gestore verso la chiusura, chiederò con forza al Mit di valutare se ci sono i requisiti per la revoca immediata della concessione, e so che il ministero valuterebbe con molta attenzione questa ipotesi. Ora basta“. (ANSA) – Stefania Pezzopane: “Da quando Strada dei Parchi ha annunciato la chiusura dell’autostrada del Gran Sasso, il ministero dei Trasporti non ha battuto ciglio. Una inerzia totale. Ed il sottosegretario Vacca continua a dire le stesse cose da settimane“. Attacca il governo, in particolare i pentastellati, il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, e il sottosegretario ai Beni culturali, l’abruzzese Gianluca Vacca, il deputato aquilano del Pd Stefania Pezzopane, sulla vicenda della chiusura del traforo del Gran Sasso annunciata da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25 dalla mezzanotte del prossimo 19 maggio. “Toninelli non faccia lo struzzo, nomini subito un commissario per la sola esecuzione delle opere, senza deroghe ambientali – continua il componente della commissione Ambiente -, e stanzi nel decreto cantieri le somme necessarie per la messa in sicurezza del Gran Sasso (circa 180 milioni in un triennio). Il commissario potrebbe essere lo stesso presidente della Regione Marsilio, così da confermare il ruolo degli enti territoriali, come per il decreto Genova ed il ponte. La soluzione c’è e serve agire subito perché il 19 maggio è arrivato e l’Abruzzo rischia l’isolamento“. Pezzopane critica anche “la risposta del governo alla interrogazione della collega Muroni in commissione Ambiente, che è stata di una inconsistenza assoluta, ridicola. Il ministro Toninelli deve dire esplicitamente da che parte sta e deve impedire al concessionario di chiudere l’autostrada, che è di proprietà dello Stato e quindi appartiene ai cittadini. Nomina il commissario o no? Sarà il Presidente della Regione come in Liguria o si inventeranno qualche burocrate senza portafoglio? Li mettono i soldi nel decreto cantieri o se ne continuano a fregare della situazione della emergenza ambientale? È già trascorso un anno di legislatura, non possono continuare a fare la parte di chi è arrivato ora e scopre un mondo tanto cattivo e pieno di problemi. Ho chiesto al presidente della Commissione Ambiente della Camera di ascoltare in urgente audizione le associazioni ambientaliste del Forum dell’Acqua, e di audire anche regione, province, Strada dei Parchi, Infn e Società gestione Ruzzo. Spero che accetti la mia proposta per procedere immediatamente alle audizioni“. (ANSA) – Gran Sasso: deputati Abruzzo M5S: “Ricordiamo a Strada dei Parchi che non è proprietaria ma solo concessionaria della A24-A25 e ci auguriamo ancora per poco. Non è concepibile che si penalizzino i cittadini che si spostano lungo la direttrice Tirreno-Adriatica, decidendo di chiudere in entrambi i sensi di marcia il tratto tra gli svincoli di Assergi e Colledara-San Gabriele“. Lo affermano i deputati abruzzesi del Movimento 5 Stelle. “Chiudere il traforo del Gran Sasso dal 19 maggio significherebbe interrompere un pubblico servizio – spiegano in una nota – generare il caos con il dirottamento giornaliero di oltre 10.000 veicoli sulla statale 80, arrecare un danno enorme all’economia del territorio e per giunta bloccare le attività dei Laboratori nazionali di fisica nucleare. Non staremo con le mani in mano a guardare questi signori che fanno il bello e cattivo tempo. Non lo abbiamo fatto quando si è trattato di richiamarli alle loro responsabilità sul disastro della manutenzione e non inizieremo certo ora. Siamo in contatto con il Mit e con gli organismi competenti per scongiurare questo sopruso ai danni dei cittadini abruzzesi e non solo“. (ANSA)