Cos’è il genio se non fantasia? E voi ingrati, che uno lavora, lavora e lavora – da Roma ma lavora – e voi ingrati. Neppure in grado, non dico di capire, ma neppure di percepire, che tutto è fatto per portare una statuetta dell’oscar in Regione. Fare promozione turistica . Tutto studiato. Altro che quella oscenità del guerriero di Capestrano. Qua parliamo di una statuetta della Academy Award of merit. Del resto per lui così elegante, fine, forbito, con quel nonsocchè alla Robert Redford, con quel fascino alla Paul Newman era naturale pensare ad un oscar per l’Abruzzo. E cosa c’è di meglio che prendere spunto dai 7 oscar del film “La Stangata”, sostituendo alla regia George Hill con Lorenzo Sturtruppen.

Far finta che mancano 157.300 vaccini rispetto al fabbisogno della regione (nell’anno della pandemia) con ritardi incredibili nell’ordinazione delle dosi. Mentre invece è tutto vero.

Far finta di dare 14 milioni al Napoli calcio, per finire sulla stampa nazionale. Mentre invece è vero. Che colpaccio!

E far in modo di sembrare uno spaccone per restare in zona rossa ? Ma dai, ma vieni.

Far credere di aver dato dei soldi per la campagna di informazione anti covid alla Mirus che ancora devo vedere. Mentre invece è semplicemente vero. Colpaccio di classe. Tanto mica c’è l’opposizione.

E oggi nella bozza di  governo regionale l’ennesimo bluff del governo regionale, che in due anni di lavoro non è riuscito a scrivere un documento vero, e ne fa apposta uno pieno zeppo di errori. Che sembra fatto solo per essere bocciato dal Governo nazionale.  Mentre invece sarà proprio bocciato. Dai nemici del governo, che però ora sono amici, mentre fino a due giorni fa erano nemici. E’ ovvio: tutto fatto per la prima parte del film.

Tutto per abituare lo spettatore al tema: “la stangata”. Eravamo contro l’Europa delle banche ? Ora siamo a favore. Contro gli immigrati ? Ora gli diamo il benvenuto. Contro le tasse che opprimevano le imprese ? Ora non più, viva le tasse.

Se lo fa Salvini anche in Abruzzo lo dobbiamo fare. Ecco perché nella seconda parte le promesse fatte in campagna elettorale  per Marsilio diventano ipotesi e provvedimenti sospesi nel tempo, sganciati dalla realtà, ignorati anche  dalle forze in campo. Geniale l’escamotage di far sembrare la programmazione regionale  ferma ad una bozza del 2019. Mentre siamo a febbraio 2021.  Ci siete cascati ? Sembra vero. E invece è effettivamente vero. Tutto fermo. Tutto studiato. Fanno sembrare di essere degli incapaci per fregare lo spettatore. Fanno sembrare che la sanità venga governata senza programmazione. E’  tutto un voluto bluff di scena . Appare che non esista alcuna indicazione sulle Unità Operative Complesse ne sulle unità operative semplici. E’ invece è vro. Mitico! Marsilio e Sturmtruppen  vogliono far credere che la programmazione sia demandata ai Direttori Generali delle singole Asl, che si sostituiscono all’esecutivo (votato e pagato dai cittadini) senza una visione complessiva della programmazione sanitaria abruzzese. Ma naturalmente lo spettatore è portato a credere che non sia vero, che tutto funzioni, che sia tutto sotto controllo.  E invece è proprio così. E’ “La Stangata”.

Da grandi maestri del brivido, più di Alfred Hitchcock, più di Dario Argento, più di Wess Craven in Nightmare,  i nostri lasciano credere ai cittadini, che siano stati bloccati gli  investimenti di edilizia (500 milioni) per L’Aquila e  Teramo. Lo spettatore non ci crede. Invece è semplicemente vero.

Finale magistrale, quando sembra che la Regione stia facendo un salto indietro di anni che penalizza i territori, quando sembra che la nuova rete sanitaria stia per non concretizzarsi e non riuscendo a portare avanti la programmazione prevista la cancella; quando sembra che Marco Newman e Lorenzo Redford  diano alla nostra sanità una impostazione superata da oltre 15 anni e dai nuovi provvedimenti legislativi ecco il colpo di scena finale. Grande Marco Newman. Immenso. Fantastico. Ecco il finale, arriva la stangata. Si legittima il declassamento degli ospedali facendo venire meno i presupposti per la creazione di due DEA di II Livello e, a sorpresa,  arriva anche la super cazzola alla Mario Monicelli:  il declassamento dei 4 presidi provinciali che colpisce anche quelli che erano considerati Ospedali DEA di I Livello. Più stangata di così !

Applausi, applausi. Quando tutto sembra finito e il cittadino è distrutto, spossato, ecco il grande  colpo di scena alla Fellini: tra tagli di luce e una scenografia horror Marsilio lascia intendere volutamente che ci sono delle profonde crepe e vulnerabilità tali da determinare la sicura bocciatura della rete della Regione da parte del Governo. Appare Marylyn Verì che, con la sua bellezza pari alla sua bravura, e lo spettatore crede che lei, bellissima, sensuale, eviterà la paralisi e, soprattutto, la perdita delle premialità.  Ma è tutto studiato: Lei non evita al sistema sanitario di avere risorse per investire, specie in questo periodo. Fantastico. Tutto per mettere in luce che, tanto, ai cittadini non gliene frega na beata minchia di quello che fanno i politicanti. Ne di quello che succede attorno a loro. E questo i governanti lo hanno capito bene. Basta dare il vaccino, va bene pure quello cinese, bastano quattro spicci e possono continuare a fare come se fosse un film. Ma invece è la verità.