NERETO – “E’ difficile vincere con chi non rinuncia a combattere. Il lavoro di questi mesi è stato lungo e faticoso ma ora siamo soddisfatti “in una nota il Presidente del Comitato Uniti per un futuro vivibile e pulito.

“Ieri in Conferenza Servizi la Wash ha avuto parere negativo dalla Regione Abruzzo. Esistevano elementi ostativi che la Commissione ha rilevato e che hanno garantito un percorso corretto e trasparente nel rispetto dei diritti di tutti, soprattutto dei cittadini a tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente” dichiara Gabriele Di Leonardo, Coordinatore del Comitato Vibrata Bene Comune.

“Chi ha fatto istanza potrà controreplicare, ricorrere, ripresentare nuova documentazione e chiedere nuova istruttoria.  Ma di fatto la decisione di ieri segna la vittoria da parte dei comitati del fronte del No.

I documenti ad integrazione sono stati determinanti e per questo va un sentito ringraziamento al sindaco di Nereto, ai tecnici e a tutti coloro che in questi mesi hanno studiato e fatto relazioni, nessuno escluso.

I comitati sono stati supportati nella loro azione da consiglieri comunali e regionali, assessori e soprattutto da tanti cittadini di buona volontà.

Il nostro grazie è rivolto a loro e a tutti quelli che hanno creduto e sostenuto l’idea che insieme si possono vincere tante battaglie” continua Raffaele Quaglia.

“Ma non basta! Infatti i Comitati radicati ormai sul territorio pensano già ad altri obiettivi.

Queste sono le richieste avanzate al Presidente Marsilio nella riunione di ieri pomeriggio con l’obiettivo a medio termine di un risanamento del territorio. Ecco quali sono gli impegni richiesti alla Regione Abruzzo:

  • Dovrà dotarsi di un piano per la dislocazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, sia liquidi che solidi, per evitare di rincorrere le proposte dei privati, incuranti della sostenibilità di determinati interventi, come il caso Wash Italia;
  • Dovrà dotarsi di un piano dettagliato del bacino del Vibrata sullo stato di salute dei corsi d’acqua e relativo piano di risanamento del bacino stesso, nel rispetto della Direttiva Europea delle Acque 2000/60/CE che obbliga gli stati membri a conseguire entro il 2027 l’obiettivo del “buono stato ecologico” delle acque per non mettere a rischio la disponibilità di acqua per la natura e le persone;
  • Dovrà avviare le procedure di propria competenza per attivare con la Provincia di Teramo e l’Unione dei Comuni Città Territorio Val vibrata il “Contratto di fiume del bacino del Vibrata”;
  • Dovrà avviare un piano di riconversione dell’agricoltura convenzionale in agricoltura organica, rispettosa dell’ambiente, della salute, per l’incremento dei prodotti a km0 e così dare l’opportunità agli agricoltori di ricavare il giusto compenso per il lavoro che svolgono;

Inoltre all’ARTA (Agenzia regionale per la Tutela Ambientale) è stato chiesto di mettere on-line, a disposizione di tutti, i dati rilevati nei punti di campionamento delle acque dislocati su tutto il territorio della Val Vibrata” continua Gabriele Di Leonardo.

“Questa esperienza ha portato un grande insegnamento: uniti si vince!

Ribadiamo il nostro impegno sul territorio monitorando e mettendoci a disposizione dei cittadini che invitiamo ancora una volta ad unirsi a noi” concludono i due rappresentanti.