TERAMO – Scrivemmo, e ribadiamo, che se il Teramo alla fine della regular season fosse scivolato oltre la settima posizione, avrebbe conseguito il “minimo sindacale”, un’analisi evidentemente condivisa dallo stesso presidente che, ieri sera, ha dichiarato che sono mancati oltre 10 punti alla classifica finale dei suoi (ne sarebbe bastato uno solo in più per affrontare in casa il Foggia, con due risultati su tre a nostro favore – ndr -).

L’ottavo posto, se equiparato a quello “parziale” della stagione scorsa, vale di più, ma questo implica che l’anno scorso si sbagliò l’inimmaginabile e che, con una migliore distribuzione dei costi (un paio di milioni in meno, quest’anno – ndr-), il risultato finale è stato identico.

La sconfitta di Palermo, comunque, verrà dopo, perché prima c’era stato un “appello” di Massimo Paci (…ci piacerebbe essere salutati dai tifosi prima della partenza – ndr) che la tifoseria, almeno quella calda e partecipe, ha letteralmente snobbato. In passato, lo ricordiamo con un pizzico di orgoglio, accorsero in 2.000, al “Comunale”, per un play-out con l’Ancona (poi perso – ndr).

Il nocciolo della questione sta qui: la società biancorossa dovrà lavorare sul futuro ripartendo dalla base, dalla città, dai suoi tifosi. Dovrà ricreare un ambiente perso, anche per le conseguenze del Covid, lavorando su questa direttiva. Alcuni esempi: il DG è Andrea Iaconi, nato e residente a Giulianova; il DS è Sandro Federico, giuliese acquisito; il preparatore atletico è Riccardo Cantarini, di Giulianova; chi è deputato al recupero degli infortunati, Stefano Del Grosso, è di Giulianova; il massaggiatore Federico Nepa è di Giulianova; il segretario Massimo Spinozzi è di Giulianova. Potremmo poi spostarci di qualche chilometro a sud e troviamo la rappresentanza pescarese, da Cetteo Di Mascio agli allenatori del settore giovanile, al segretario del settore giovanile, alla sicurezza.

Ci chiediamo: come poter pretendere un vero senso di appartenenza da chi non può averlo dentro, se non professionalmente? E’ quel che rimarcheremo con forza e con rispetto alla proprietà, stasera.

Da questo assunto le locazioni rosetane fanno addirittura sorridere, al pari di un altro aspetto che il mister ha sfiorato nel post-gara di Palermo: “Mi spiace aver parlato con i giornalisti un anno intero senza mai incontrarvi“…

La gara? La liquidiamo in poche righe: il rigore dato al Palermo era solare, per noi, ed il buon secondo tempo dei biancorossi è stato dato dal fatto che i rosanero sapevano d’essere eliminati subendo tre reti in 45 minuti da chi, mai, in 90 minuti, le aveva segnate in un intero campionato…

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Appuntamento stasera, dalle ore 21:00, su Teleponte (Lcn 15 ed Lcn 117 del D.T.) ed in streaming su ekuonews.it
Chi vorrà interagire potrà farlo scrivendo al numero whatsapp 348.3096579