PESCARA – Oltre ventisette milioni di credito erogato dalle banche convenzionate, con 729pratiche. E’ uno dei dati contenuti nel bilancio d’esercizio di Fidipresa Abruzzo, il confidi delsistema CNA, che nei giorni scorsi ha tenuto la sua assemblea annuale per l’approvazione deldocumento contabile. La struttura di garanzia presieduta da Giorgio Stringini e diretta daAdriano Lunelli, a dieci anni esatti dal processo di fusione che ha portato in Abruzzo allacreazione nel sistema associativo CNA di una sola struttura, ha chiuso il bilancio del 2018 conun utile d’esercizio di poco superiore a 5mila euro.A delineare il profilo di Fidimpresa nel 2018, illustrando le cifre più significative di un lavoronecessario per favorire l’accesso al credito delle imprese, è lo stesso Lunelli: «Il numero deinostri soci sfiora ormai le 10mila unità, visto che è passato da 9mila 858 a 9mila 897; quindi,con un saldo positivo di 39 soci». Ma quali sono le esigenze finanziarie delle imprese, cosìcome le “fotografa” l’attività del Confidi CNA? «La destinazione prevalente – illustra Lunelli –è quella di sostenere la liquidità aziendale. Sul totale dei finanziamenti garantiti ed erogati,quelli destinati al breve termine rappresentano poco più del 23%. Il credito erogato conrimborso rateale, per buona parte è stato utilizzato per esigenze di liquidità e diconsolidamento delle esposizioni bancarie. L’importo medio delle pratiche erogate è di 37milae 500 euro».In uno scenario dell’Abruzzo in cui le micro imprese sono da anni al centro di una sistematicariduzione del credito erogato da parte del sistema bancario, il presidente Stringini sottolinea ilcontributo che alla vita dei confidi può derivare dall’aumento dell’utilizzo degli strumenti dimitigazione del rischio: «Il nostro Confidi ha in essere attualmente poco più di 57 milioni digaranzie, di cui quasi 29 milioni e mezzo “controgarantite”, ovvero assistite dallariassicurazione del Fondo Centrale di Garanzia o di un fondo pubblico. Nel corso del 2018 su729 pratiche erogate sono state riassicurate 522 pratiche per un importo che supera i 18milioni e mezzo, ovvero il 68% del totale».