ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Dal 2010 ad oggi, facendo riferimento ai dati Istat, il settore del commercio in tutta la Provincia ha avuto un forte calo causato soprattutto dalla fortissima crescita dell’e-commerce e dal processo di concentrazione di negozi al dettaglio in grandi centri commerciali. Questo fenomeno, oltre che a danneggiare il cuore pulsante dell’economia della nostra cittadina, i piccoli commercianti, anche a Roseto sta spopolando le vie centrali” – dichiara il Capogruppo di Abruzzo Civico Mario Nugnes –  “ l’unica speranza di sopravvivere è quella di poter contare su un’amministrazione attenta e lungimirante che tenga alla sua comunità, come ad esempio è stato fatto in alcuni Comuni limitrofi dove i nuovi esercizi commerciali avranno dei forti sgravi fiscali. Porteremo questa battaglia in consiglio comunale, non si possono tartassare così i commercianti della nostra città”. “A Roseto l’amministrazione non sta affatto cercando di aiutare questa categoria e negli ultimi giorni ha deciso di tassare ulteriormente i negozi e le attività dei rosetani aumentando l’imposta sulle insegne del 30 %” spiega l’esponente di Casa Civica Roseto, Gianni Mazzocchetti, commercialista e consulente aziendale che in questi anni ha avuto modo di confrontarsi con le tante difficoltà che incontra chi vuole fare impresa a Roseto. “Prima di tassare ulteriormente chi ha sempre pagato, sarebbe stato più giusto e logico fare un censimento e cominciare a far pagare l’imposta sulle insegne a chi non ha mai pagato. È troppo facile far quadrare i conti del bilancio comunale aumentando le tasse e colpendo sempre gli stessi soggetti “, aggiunge Mazzocchetti.
Assai discutibile, per non dire altro, è apparsa, poi, anche la scelta di esternalizzare il servizio di riscossione della tassa sulle insegne affidato ad una società del nord; nonostante solo pochi mesi fa il comune di Roseto abbia assunto una figura per la gestione del servizio di riscossione dei tributi locali: “Esternalizzando il servizio pagheremo qualcosa come 40mila euro alla società aggiudicataria, non si capisce a questo punto perché si sia fatta una selezione con successiva assunzione se l’intenzione dell’amministrazione era quella di affidare a terzi la riscossione dei tributi”, afferma la segretaria di Casa Civica Gabriella Recchiuti, molto critica con le scelte in materia di tributi operate dalla giunta Di Girolamo.