PESCARA – “Ci giochiamo il futuro della nostra regione sul sistema delle connessioni”. Il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, commenta così, a margine di una conferenza stampa a Pescara, a proposito della delocalizzazione del terminal bus dalla stazione Tiburtina di Roma ad Anagnina, sottolineando che “in questo modo si indebolisce anche il futuro del Lazio perché ricordo l’integrazione che c’è tra Abruzzo e Lazio”.
Ricordando la mobilitazione promossa per lunedì, con una conferenza stampa al terminal bus Tiburtina, Lolli sottolinea che l’iniziativa è promossa da Regione Abruzzo e Regione Lazio per “far capire al Comune di Roma l’errore che sta facendo. Loro – prosegue – dicono, e non ho motivo di dubitarlo, che si tratta di uno spostamento temporaneo a causa di un contenzioso, ma quando c’è un contenzioso del genere la temporaneità può durare anni, tanto che loro investono su Anagnina”.
“E’ un errore madornale per tutte quelle migliaia di abruzzesi che ogni giorno vanno a lavorare a Roma, per romani che hanno deciso di vivere nella nostra regione mantenendo il lavoro nella Capitale o perfino per quella quota di romani che viene a lavorare in Abruzzo. La comodità di quello spostamento – dice il presidente – è un fattore decisivo: ci si inserisce subito nella rete della mobilità romana”.
“Il Comune Roma – prosegue Lolli – ha valutato bene cosa succederà? Già oggi la strada più intasata e che più si ingolfa nella metropoli romana è il cosiddetto ‘tronchetto’ dell’uscita della A24. Si tratta di traffico privato; una parte è spostata sul traffico pubblico perché c’è una convenienza ad arrivare sulla Tiburtina. Quando si toglierà questa convenienza molti sceglieranno di usare il mezzo privato, con un ulteriore e pesantissimo ingolfamento su quel tratto di viabilità, che è un tratto urbano”.
Secondo Lolli c’è anche un altro aspetto, di tipo strategico: “Da tempo – ricorda – stiamo lavorando perché la grande scelta strategica transnazionale, e cioè di dove debba passare il corridoio europeo che può avere tre direttrici: porto di Livorno porto di Ancona, porto di Napoli-Salerno porto di Bari, porto di Civitavecchia porto di Ortona. La questione è decisiva. La famosa Zona economica speciale (Zes) l’abbiamo impostata anche intercettando questo corridoio. Se questo corridoio funziona ed è scorrevole questa cosa porta vantaggi essenziali all’Abruzzo e al Lazio. Se noi lo rendiamo così inapplicabile, come sarebbe spostato sull’Anagnina, ci perde l’Abruzzo e ci perde anche il Lazio. Ecco perché lo stiamo facendo insieme alla Regione Lazio”, dice il presidente vicario di Regione.
Facendo inoltre riferimento a quando l’Abruzzo aiutò Roma accogliendo parte dei rifiuti prodotti nella Capitale, Lolli aggiunge: “Sommessamente, faccio una considerazione: noi un anno fa siamo andati in soccorso del Comune di Roma e lo abbiamo fatto con piacere e perché riteniamo che ci debba essere una corretta solidarietà tra le istituzioni. Non si tratta di una ricompensa, ma ci aspettiamo un adeguato ascolto a questa nostra ragionevolissima richiesta”.
Il vicepresidente ricorda che “Quando il Comune di Roma si è trovato nella condizione di rischiare di vedersi la spazzatura in strada noi abbiamo dato la nostra disponibilità. Non è stato facile e ci siamo presi anche numerose critiche qui in Abruzzo, ma penso che abbiamo fatto bene a prendere in gestione in regione, nei nostri siti di smaltimento, una parte consistente della spazzatura prodotta nella città di Roma”.