TERAMO – Ci verrebbe da ricordare che siamo dinanzi ad una società sportiva che rimane un’eccellenza assoluta nello sport di squadra in Abruzzo, sicuramente accostabile a chi, in passato (il basket, per intenderci – ndr-), bypassando l’allora calcio di Serie C, beneficiò di fondi regionali consistenti, proprio per l’indotta promozione d’immagine che riusciva a dare alla nostra regione.

Altri tempi? Mica vero!

Oggi le eccellenze abruzzesi si contano sulle dita di una mano, senza impegnarla tutta e senza dimenticare i giusti investimenti pro-Napoli per il territorio montano e quelli altrettanto giusti per la Coppa Interamnia. Perché lo sottolineiamo nel giorno di presentazione alla città del Teramo femminile, partecipante al campionato di A1? Perché questi club che fanno miracoli, non soltanto sportivi, dovrebbero riuscire a “vendersi” meglio, ad alzare la voce in ogni circostanza.

Oggi sarebbe dovuta e potuta essere una di queste, ma è invece stata un’occasione ancora una volta persa. Se acquisissero un po’ di “furbizia” nel rivendicare il giusto, avrebbero minori difficoltà, tra le tante che resterebbero, per guardare al futuro con una migliore programmazione, senza dover attendere la nona giornata di campionato per vincere la prima partita (a Prato – ndr) e per recuperare gran parte delle possibilità che permetteranno, magari attraverso i play-out, di salvare una categoria che sembrava essere già persa dopo otto sconfitte in altrettante partite…

Detto ciò va detto che l’organico, nel mentre, è stato opportunamente rinforzato e che, probabilmente, ci sarà ancora dell’altro in entrata, ma sabato prossimo, nella gara casalinga contro il Mezzocorona (Palasannicolò ore 18:00) bisognerà bissare la vittoria ultima: la classifica avrebbe un volto decisamente diverso, forse addirittura ribaltato…

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