Che bel Teramo! il pari di Vicenza impone delle riflessioni, serie, a tutti noi.

Squadra molle? Quella di oggi ha dimostrato d’essere l’esatto opposto, senza Speranza, Spighi, Barbuti e Vitale dall’inizio, senza Ventola e senza Caidi nel corso della partita, i biancorossi hanno letteralmente dominato il Vicenza al “Romeo Menti”, dinanzi ad 8.669 spettatori presenti, dettando tempi e gioco, pervenendo al pari con un maestoso Proietti a tre minuti dalla fine e provando, sino al quinto minuto di recupero, a vincere!

Ed è bene dire che la vittoria ci sarebbe stata tutta, senza possibilità di appello altrui!

E’ piaciuta da morire la squadra di Agenore Maurizi, che ha dimostrato di avere anche tanta birra in corpo, molto più dei padroni di casa, apparsi lenti, leziosi e restati in vantaggio immeritatamente fino al minuto 87, grazie ad un goal sporco, arrivato nel primo tempo ad opera di Tronco al minuto 32, dopo uno sfortunatissimo rimpallo in area teramana, tra Caidi e Persia, a seguito di una ribattuta miracolosa di Lewandowski.

Prima del pari, Zecca al decimo minuto della ripresa, si era divorato un goal in maniera incredibile, dopo essere partito da solo poco dopo la linea di metà campo, per poi calciare alto, una volta presentatosi dinanzi a Grandi, e quattro minuti più tardi il baby Piacentini, sfiorava letteralmente il palo con un tiro dal limite, con l’estremo difensore vicentino, battutissimo. Da annotare anche una punizione di Piccioni, fuori di un niente, senza considerare un fallo da rigore nettissimo, non fischiato sotto la curva vicentina, per una vistosa trattenuta di un difensore su Fiordaliso, che era salito in occasione di uno dei tanti corner guadagnati dai biancorossi.

Insomma, se dicessimo che abbiamo visto all’opera il più bel Teramo degli ultimi tre anni, crediamo davvero di non esagerare! Il gol di Proietti a tre minuti dalla fine? Un autentico gioiello, con una botta dal limite letteralmente imparabile, a suggellare l’ennesima prestazione maiuscola di un calciatore che, in Serie C, è sprecato: non a caso, se non fosse stato bloccato da un lungo infortunio, sarebbe stato l’anima del Pescara di Zeman.

Vorremmo poter raccontare ancora tanto, del Teramo di Vicenza, e invece chiudiamo scrivendo che se i biancorossi avessero perso 1-0, avremmo espresso gli stessi concetti. Adesso, le prossime partite, fanno davvero meno paura!