TERAMO – Torna di attualità la Casa dello Studente a Teramo. Il Rettore Dino Mastrocola ha ricordato tale impegno rimasto disatteso proprio ieri,nel corso della sua prima conferenza in Ateneo. Progetto che va avanti con l’Adsu, l’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari. Lungaggini governative e burocatriche hanno visto allontanarsi il traguardo, ma il discorso sarà ripreso al più presto.
Per fine anno dovrebbe uscire il Decreto ministeriale  – spiega il Direttore dell’Adsu Antonio Sorgi –  Un bando del Miur dove c’e’ la graduatoria. Un programma di sei anni con impegni biennali di cassa. Se ci collochiamo nel primo bienno, nel primo gruppo cioè, riceverremmo almeno il 50% dei 350 milioni previsti dal Decreto. Tradotto, si potrebbe cantierizzare per la metà del 2019. – continua Sorgi – vogliamo essere ottimisti, sperando di essere nel primo turno. Teramo del resto e’ una delle pochissime città universitarie senza avere una Casa dello Studente, come ha ricordato lo stesso Magnifico Rettore. C’e’ comunque un piano B per Sorgi, in caso non si rientrasse subito nella gruaduatoria. “L’anticipazione di cassa. Per coprire la copertura di 9 milioni di euro.  Ma rimane la questione grave dei 3 milioni di euro che devono arrivare dal Decreto a quasi due anni: la competenza c’e’ ma non ci sarebbe la cassa” – spiega ancora Sorgi – quello ci permetterebbe di guadagnare tempo sul progetto esecutivo.
Teramo dovrebbe avere una premialità maggiorerispetto ad altri comuni – e’ il pensiero laconico del Presidente Paolo Berardinelli –  Del resto e’ una delle pochissime città universitarie senza avere una Casa dello Studente, come ha ricordato lo stesso Magnifico Rettore.

Riguardo ai servizi per gli studenti l’Azienda sta predisponendo iniziative nuove, oltre a continuare ad incentivare il bike to study e la mobilità sostenibile alla disabilità dove ci sono risorse fresche. L’Adsu sta predisponendo una convenzione per la mobilità degli studenti universitari detenuti nel Carcere di Castrogno. Si firmerà a breve un protocollo con l’amministrazione penitenziaria e l’Università. Gli studenti detenuti si sposteranno dal Casa Circodariale all’Ateneo utilizzando risorse e mezzi (10 biciclette. di cui 8 elettriche) messi a disposizione dall’Adsu di concerto con l’università.