TERAMO – Come cittadini e residenti nel quartiere di Villa Pavone nella giornata di ieri, 7 settembre 2023, ci siamo riuniti per discutere sul progetto, presentato e portato avanti dall’assessora Ilaria De Sanctis e dalla giunta del Sindaco Gianguido D’Alberto, che investe la ex scuola sita in Via Europa.
La riunione, con oltre 70 partecipanti, è stata occasione per leggere, approfondire e dibattere su quanto previsto nel progetto della creazione della stazione di posta in cui si prevede accoglienza notturna, attività di presidio sociale e sanitario, ristorazione, distribuzione della posta per i residenti presso l’indirizzo fittizio comunale, mediazione
culturale, counseling, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni in riuso, banca del tempo, ecc. (deliberazione della giunta comunale n. 76 del 25 marzo 2022) quale potenziamento delle strutture di contrasto alla povertà anche estrema o alla marginalità nonché favorire l’accessibilità ai servizi essenziali per le persone senza dimora (…) – (deliberazione della giunta comunale n. 76 del 25 marzo 2022).
In questa lettera rappresentiamo la contrarietà dei residenti a una decisione unilaterale adottata senza alcun momento di ascolto e confronto con la cittadinanza. Lo sconcerto nasce non solo dalle modalità con cui è stata presa questa decisione (senza, cioè, alcun tipo di coinvolgimento) ma soprattutto da come sia stata completamente infranta la promessa fatta al quartiere dall’assessore (ai tempi vicesindaco) Giovanni Cavallari.
L’allora vicesindaco, in data 13 luglio 2021, espresse la volontà dell’amministrazione di voler realizzare, in tempi ragionevolmente brevi, alcune opere finalizzate al recupero del quartiere di Villa Pavone, tra cui il ripristino della ex scuola elementare di Viale Europa già destinata, prima che divenisse inagibile, a sede del Comitato di Quartiere da restituire come spazio fruibile a beneficio di tutta la comunità residente (verbale incontro con la giunta comunale del 13.07.2021).
Ci troviamo invece di fronte ad un progetto, in fase di approvazione, che toglierà alla nostra comunità l’unica sede presente e possibile a servizio del quartiere, una sede in cui a nostro avviso non ci sono nemmeno i requisiti di sicurezza (aree pedonali ad esempio) tali da creare un centro come descritto.
Siamo favorevoli come cittadini alla creazione di centri di accoglienza, stazioni di posta, dormitori o comunque luoghi socialmente utili che possano aiutare chiunque si trovi in difficoltà; tuttavia, siamo contrari a privare tutta una comunità, già fortemente penalizzata, di un centro di crescita, aggregazione e di una rinnovata sede del comitato
di quartiere.
Una possibile alternativa esiste, basti pensare ai vari locali presenti e vuoti in località Casalena. Questi locali sarebbero anche più vicini se il cosiddetto progetto denominato Housing first (a cui si fa riferimento sempre nel documento sopracitato n. 76 del 25.03.2022) rivolto alle persone senza dimora e che prevede la creazione di
alloggi temporanei troverà la sua collocazione in zona Colleatterrato.
Durante la riunione di ieri, che ha visto anche la partecipazione del comitato uscente del quartiere di Villa Pavone, si è deciso di avviare una raccolta firme per manifestare la contrarietà al progetto e si è contemporaneamente costituito un comitato promotore la cui responsabile è Eugenia Puliti. Si è manifestata la volontà, inoltre, di rieleggere un comitato di quartiere.
Ha partecipato alla riunione anche il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Corona. Il Consigliere, a seguito della richiesta di accesso agli atti, ha messo a disposizione della cittadinanza tutta la documentazione riguardante il progetto della stazione di posta.
La raccolta firme è volta a sensibilizzare l’attuale amministrazione e il Sindaco Gianguido D’Alberto verso quelle che sono le esigenze della nostra comunità e le motivazioni profonde della contrarietà a questo progetto da cui siamo stati esclusi in ogni forma (informativa e partecipativa). Chiediamo pertanto al Sindaco un incontro
immediato e aperto.
Ci auguriamo di essere ascoltati e che si giunga a una decisione condivisa e in fede alle promesse fatte.

I cittadini di Villa Pavone: Piero Di Pietro, Cerqueta Milena, Monia Di Pietro, Marcella Di Curzio, Eugenia Puliti ,Alfredo Villella, Mastrosanti Veronica, Gabriella Zechini, Amatucci Mauro, Massimiliano Simonella, Laura Corona, Angelo Garofano, Francesco Garofano, Alessandra Garofano, Loredana di Paolo, Fabio Ferrarini, Dalila Di Pietro, Massimo Di Pietro, Paola Tavani, Patrizia Di Damiano, Luciano Arcaini, Luca Arcaini, Pietro Zechini e Giovanna Camaione, Rosaria Zuccarini e Marinelli Vincenzo, Di Francesco Gianni, Castorani Lucia, Campana Giuseppina, Cinzia Sterlicchi, Maria Sterlicchi e Carnessale Giuseppe, Corona Fausto, Corona Alessio, Corona Tonino, Monaldi Loreta, Monaldi Tiziana, De Angeliis Francesco, De Ageliis Giorgia, Pirocchi Laila, Ciaffaroni Domenico, Monaldi Silvana, Ciarrocchi Domenico, Marcello Di Michele, Monica Centinaro, Pierannunzi Luciano, Pierannunzi Mario, Pierannunzi Graziano, Suriani Jacopo, Suriani Andrea, Maria Stefano Norcini, Enrico Norcini, Loredana Andreoni, Luigi Corona, Luca Corona, Maria Martella, Lina Martella.