TERAMO – Umana comprensione del dolore per la tragica fine della giovanissima Giulia Di Sabatino e nella convinzione che le critiche ai provvedimenti giudiziari siano sempre legittime, si disapprovano e si deplorano le congerie di illazioni ed accuse riversate sulla rete telematica che colpiscono le persone dei magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Teramo, ai quali si addebitano imprecisate incapacità e finanche collusioni. In particolare si ritiene grave ed inaccettabile la generica accusa mossa ai magistrati inquirenti di aver accreditato un intento suicidario della ragazza al solo scopo di coprire non meglio individuati “personaggi di spicco”, additati come gli autori del presunto delitto.
Allo stesso modo si censura con decisione l’ingiustificata denigrazione della persona e dell’attività professionale del Giudice per le indagini Preliminari di Teramo, il quale – con ordinanza completa ed articolata e valutati gli esiti delle ulteriori indagini disposte – ha archiviato il caso.
La Giunta Distrettuale dell’A.N.M Abruzzese stigmatizza con fermezza la ridda d’insinuazioni e denigrazioni con le quali si sono colpiti i magistrati occupatisi della triste vicenda e ritiene di dover esprimere piena solidarietà ai colleghi ingiustamente colpiti nella dignità personale prima ancora che nella loro professionalità.