TERAMO – Sabato anticipammo la risoluzione unilaterale contrattuale, leggasi licenziamento dal Teramo Calcio, di Luca Di Matteo, il quale, poche ore dopo, lo ricevette formalmente.

Inutile ricordare che l’atleta viene da circa sette mesi di inattività agonistica a causa di un grave infortunio rimediato nell’ottobre scorso (con la maglia biancorossa – ndr) contro la Paganese, così come è inutile rimarcare che seguirà una contestazione certa del professionista per un acclarato contenzioso.

Ad oggi i rumors narrerebbero di uno spogliatoio in fermento, cosa difficilmente verificabile da parte nostra essendo evidenti e note le difficoltà cui andiamo incontro con la società biancorossa, nello svolgimento del nostro lavoro. Restano i fatti, pertanto.

Mentre scriviamo non si registrano prese di posizione ufficiali dallo staff tecnico, dall’allenatore al suo entourage, all’intera rosa di prima squadra. Magari staranno riflettendo sul da farsi e ce lo auguriamo, ma la domanda è d’obbligo: è così tanto difficile comprendere in zero secondi che sarebbe potuto accadere a ciascuno di loro quel che è accaduto ad un loro compagno di squadra, peraltro non più ragazzino?

O sarà stato sufficiente avergli dedicato il 2-1 della gara, vinta, contro la Paganese?

Siamo assolutamente certi, o comunque ce lo auguriamo, che qualcosa verrà fuori, altrimenti la solidarietà vera, e sarebbe una riprova tangibile detto in senso lato, non albergherebbe in ciascuno di noi, neanche in casa propria, come dovrebbe essere naturalmente.

foto Reteotto