L’AQUILA – “Non e’ possibile avere una ricostruzione con regole diverse solamente perché attribuita a terremoti diversi: è necessario che il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) Congruità, sia nuovamente adottato anche per la ricostruzione post-sisma dell’Aquila 2009, come accade per i terremoti del centro Italia 2016-2017, e può essere fatto attraverso una semplice delibera di Giunta da parte della Regione Abruzzo”.

Il segretario regionale del Sindacato lavoratori Edili della Fillea Abruzzo, Silvio Amicucci, lancia un appello al presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, per il varo di un provvedimento da parte dell’esecutivo regionale, teso alla reintroduzione del Durc Congruità come “valido strumento di contrasto al lavoro nero, grigio e a tanta precarietà”, in un cratere dove vige l’obbligo del Durc on line, molto meno efficace per verificare la regolarità dei contratti dei lavoratori. Il sindacalista della Cgil rilancia la questione a pochi giorni dal primo congresso Fillea Cgil Abruzzo-Molise, dal titolo “Il Lavoro è”, in programma per il 9 novembre prossimo, all’Hotel Villa Medici di Lanciano (Chieti), in contrada Santa Calcagna, che prenderà il via dalle ore 9.

Le imprese impegnate nella Ricostruzione post-terremoto abruzzese, hanno avuto l’obbligo di presentare il documento fino al 31 dicembre 2016, poi, con una legge nazionale è stato varato il Durc on line (Dol), ma secondo il segretario “è assurdo avere due norme differenti in uno stesso territorio. Basti pensare che molte zone rientrano in entrambi i crateri e quindi si viene a creare una situazione di caos: in due cantieri vicini, uno potrebbe essere soggetto all’obbligatorietà e l’altro no”, sottolinea Amicucci.

“Anche in Molise c’è stato un terremoto e c’è bisogno di una ricostruzione, quindi il Durc e la Congruità vanno estesi in quella Regione, ma in questo caso occorre una Legge che la Fillea sta chiedendo al presidente della Regione, Donato Toma”, continua.

Per la ricostruzione post-sisma del Centro Italia (2016-2017), infatti, “abbiamo riconquistato con grande intelligenza e tenacia il Durc Congruità, come dimostra l’attività e l’adesione della Fillea di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria sul protocollo di Macerata, che ha ridato il la’ a un percorso che ha portato a stipulare l’accordo nazionale fra tutte le parti recepito poi con l’ordinanza numero 58 del Commissario straordinario alla Ricostruzione”, spiega ancora il segretario. Altro tema congressuale, il ruolo esercitato dalla Fillea in favore della legalita’, come ad esempio le due grandi inchieste della Procura della Repubblica dell’Aquila, riguardanti il lavoro e il suo sfruttamento: “L’inchiesta ‘Dirty Job’ e l’inchiesta ‘Social Dumping’, che hanno visto la Fillea Cgil protagonista.

L’una ha scoperchiato la presenza della camorra nei cantieri della ricostruzione, l’altra ha coinvolto un gruppo di lavoratori romeni sfruttati attraverso un cattivo utilizzo dell’istituto del distacco transnazionale”, conclude Amicucci. Nell’ambito del congresso sarà allestita la mostra fotografica “80 anni dalle leggi razziali”.