MONTORIO – Il PD e il centro-sinistra verso una spaccatura? L’irruzione mediatica dell’ex Sindaco Alessandro Di Giambattista ha suscitato l’inevitabile clamore e reazione nell’area Dem, laddove bisogna fronteggiare le varie anime e aspirazioni con tanto di veti incrociati. Situazione spinosa e non facile per il Segretario provinciale del PD Piergiorgio Possenti.

Con i vertici Dem che punterebbero su Marco Citerei (in tandem con Andrea Guizzetti) e una base spaccata in più tronconi, difficile trovare un’unità di intenti.

La candidatura di Di Giambattista (già Sindaco per due mandati) non sarebbe ben vista perché avrebbe forti elementi divisori. Sul suo nome è vero che potrebbe convergere anche una parte del Pd locale, ma il resto del partito ancora tentenna, temendo una vera spaccatura nel centrosinistra, proprio come avvenuto nel 2018.

Ritenuto troppo vicino al duo GattiGinoble, nonostante sia organico al Partito Democratico, su di lui ci sarebbe il veto del gruppo che fa riferimento ad Andrea Guizzetti, a Gianni Di Centa e all’ex candidato sindaco Angelo Di Donatantonio. Contrario sarebbe anche il Consigliere Regionale Sandro Mariani, che lo avrebbe esternato in tutti i tavoli politici delle ultime settimane.

Toccherà ora al Segretario Regionale Michele Fina ed al provinciale Possenti (ha lasciato un po’ troppo decantare questa vicenda?) sbrogliare la matassa ed indicare un nome, anche se è chiaro ormai a tutti che, troppo tempo è già stato perso: si ha quasi l’impressione che qualsiasi prescelto non rappresenterà l’unità assoluta, anche della coalizione.

Resterebbe in piedi la figura della Preside dell’IC Crognaleto-Montorio, Eleonora Magno: per molti, il nome della dirigente (che starebbe sempre vagliando il da farsi – ndr) sarebbe l’unico sul quale costruire una lista unitaria. A questo punto si potrebbe anche chiedere un passo indietro a Citerei.

Al momento, comunque, è forte il rischio che il centrosinistra montoriese si presenti con due candidati alla poltrona di sindaco, uno di espressione Italia Viva e dell’accordo Gatti-Ginoble, l’altro del Pd e di altre anime della sinistra montoriese.