TERAMO – Un finale originale ed insolito quello dei bambini della scuola San Berardo, per salutare un altro anno scolastico concluso con successo. Lo spazio antistante la scuola è diventato “Il giardino dei giochi dimenticati”, un luogo creato con la fantasia e l’ autenticità dei bambini per ricordare e rivivere i giochi di una volta: la campana, la fionda, il tiro della fune, la corsa dei sacchi, i 4 cantoni! Ogni bimbo ha illustrato durante il percorso uno dei giochi preparati, invitando amici, maestre, nonni e genitori a partecipare. Proprio quei genitori e quei nonni che trascorrevano intere giornate ad intrattenersi con i compagni, magari sotto la strada della propria casa o in una cantina o perché no, nel bel verde di una campagna. Nel “Giardino dei giochi dimenticati”, oggi, nessun tablet, nessun cellulare, nessun dispositivo di quelli che oramai rubano tempo e forse anche spensieratezza ai figli di questa generazione così tanto attratta dal digitale. Lo scenario a cui si è assistito ha riportato tutti i presenti indietro nel tempo in una atmosfera quasi di irrealtà. A commuovere genitori, nonni, maestre, amici, poi, si è esibito il coro della scuola diretto dalla maestra Elsa Di Ferdinando, con un brano intitolato “I giochi di una volta”. Per finire la sonorità della chitarra di Fabrizio Medori che ha condiviso con i piccoli alunni canzoni degli anni ’70-’80. Un girotondo di voci, battiti di mani, risate, salti che ha lasciato senza dubbio un grande messaggio a tutti, soprattutto ai più piccoli: non c’è tempo passato che non possa tornare per fermare il presente e farci rivivere tutti insieme emozioni diverse ma piene di storia, tradizioni, cultura. Non sarebbe stato possibile tutto questo senza il lavoro di preparazione svolto dalle maestre della seconda, delle terze e delle quarte, non solo attraverso la visione di video ma anche con la riproduzione grafica dei giochi “antichi” e per finire con le attività laboratoriali finalizzate alla costruzione dei giochi stessi. Il “Giardino dei giochi dimenticati”, ha rappresentato una importante esperienza di outdoor Learning, un’occasione di riscoperta della natura e di crescita delle abilità sociali, nonché cognitive.