TERAMO – Due amici di vecchia data, i Paolo.

Tancredi è stato quello che ha spinto Gatti, vanamente, a candidarsi più di chiunque altro contro D’Alberto. E’ mancata la tanto auspicata compattezza nel centro destra e per questo il leader di Futuro In, che mai aveva detto sì, ha comunque detto no; per molti anche tentennando troppo.

Il resto è storia recente, con le frammentazioni sempre più marcate tra gli antagonisti del centro-sinistra, non culminate con i fasti dell’elezione a presidente della Provincia di D’Angelo, anzi da quel momento accentuatesi ulteriormente.

E’ nata anche così la “candidatura pescarese” a Sindaco di Teramo della Lega, mai ratificata e per questo molto poco rispettosa nei riguardi di Pietro Quaresimale che meriterebbe l’esatto opposto. Successivamente è arrivata anche quella di Carlo Antonetti, voluto inizialmente dalla stessa parte della società civile che gli avrebbe preferito Paolo Gatti, con la renziana Maria Cristina Marroni che, prima di scendere in campo in tempi non sospetti, ha atteso che si chiudesse il cerchio attorno a quella grande forza politica anti-D’Alberto, autorevole e compatta, soltanto sognata. Quando ha probabilmente creduto che non fosse sola e che Azione, prossima alle nozze con Italia Viva, la appoggiasse, ha dovuto “accusare” la scelta diversa dei Sottanelliani, che hanno virato su Antonetti così come ad Atri appoggeranno Alfonso Prosperi, vicinissimo al PD, contro il Sindaco uscente Piergiorgio Ferretti: sarà questa la politica dell’oggi, ma molti non ci si ritrovano davvero…

Passo indietro: i due Paolo.

Stamane erano assieme, presumibilmente per un caffè: siccome per quel che ci risulta la candidatura di parte del centro destra pro Tancredi non è per nulla tramontata (e dovrebbe decidersi domani, nel tardo pomeriggio, a Roma), abbiamo immaginato che di questa eventuale “nuova ipotesi” ne stessero parlando: saprebbe davvero da “colpo di coda” finale…