SILVI – A Silvi continuano gli sversamenti di liquami maleodoranti. Sono di questi giorni, infatti, le plurime segnalazioni di residenti e turisti aventi ad oggetto gli sversamenti rinvenuti su più punti del territorio comunale: da quelli a mare registrati nel tratto di costa a sud di Silvi, fino a quelli riconducibili ai terreni sottostanti il borgo di Silvi Paese.

In merito a quest’ultimi, l’amministrazione comunale ha già formulato una risposta, seppur non esaustiva e, a tratti, addirittura contraddittoria.

Dalla nota diramata si evince, infatti, che in data 18 luglio l’Arta ha trasmesso i risultati delle analisi effettuate sul campione del liquido prelevato nella zona di sversamento, dai quali si registra il superamento del valore di riferimento di legge per i coliformi fecali, che dal limite di 3.000 era passato a 4.600.

Ulteriori analisi sono poi state effettuate anche dall’ACA, la quale in data 21 luglio ha trasmesso a Comune, Regione, Asl, Provincia, comando dei carabinieri ed Ersi l’esito che attesta il ritorno alla normalità del campione analizzato, dal quale è emerso un livello di escherichia coli pari a 610.

La stessa azienda acquedottistica ha quindi spiegato che il dato contestato in precedenza sarebbe da addebitarsi a un evento occasionale e non duraturo.

Ad ogni modo, il problema persiste ancora oggi e va ad aggiungersi al guasto delle rete idrica in vicolo San Giovanni e agli sversamenti a mare che si registrano nel tratto di costa all’altezza dei grandi alberghi.

Casualmente, lo scorso 2 agosto è stata anche resa pubblica la classifica stilata dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, sulla base del monitoraggio effettuato dal personale delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente, dalla quale l’Abruzzo appare come fanalino di coda in relazione alla qualità delle acque di balneazione con solamente il 71,9% di acque eccellenti.

Insomma, il centrodestra nostrano cosa intende fare per tutelare l’ambiente e, di riflesso, l’attrattivita` turistica del nostro territorio?

A tal proposito, sappiamo che la qualità delle acque dipende anche dalla gestione degli ambiti fluviali che sfociano in mare ed è per questo motivo che i Contratti di Fiume costituiscono oggi uno dei più efficaci strumenti pensati per la gestione corretta di interi bacini.

In particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, ricordiamo che il protocollo d’intesa che ha istituito, sulle base delle linee guida regionali, il Contratto di Fiume del Cerrano e che quindi comprende anche i bacini minori dei torrenti Calvano, Foggetta e Concio, è stato siglato già a gennaio 2016 sotto la Presidenza dell’AMP di Leone Cantarini. Peccato però che a seguito della Delibera di Giunta Regionale n° 590 di settembre 2021 e alla successiva pubblicazione delle graduatorie per il finanziamento delle attività relative ai Contratti di Fiume in essere sul territorio regionale, il CDF del Cerrano sia risultato escluso dal finanziamento di complessivi €300.000, così come reso noto dal vicepresidente della giunta regionale con delega al sistema idrico integrato e all’ambiente Emanuele Imprudente.

Preso atto di ciò, come Partito Democratico, a febbraio 2022 chiedemmo la predisposizione di un nuovo bando regionale, e quindi lo stanziamento di ulteriori fondi utili a finanziare quei Contratti di Fiume che sono risultati esclusi dal precedente bando per dei meri vizi di forma e procedurali.

Contestualmente, sempre a febbraio 2022, protocollammo un pacchetto di proposte a tutela dell’ambiente articolato in 15 punti sottoposti all’attenzione dell’amministrazione comunale.

Tra questi troviamo:

Punto 13. Individuazione e chiusura degli scarichi abusivi;
Punto 14. Erogazione di incentivi per l’installazione di impianti per la depurazione e il trattamento delle acque reflue presso le strutture alberghiere;
Punto 15. Definizione di un Piano di monitoraggio della qualità delle acque e dell’aria in collaborazione con la ASL e l’ARTA.

Ad oggi nessuna risposta da parte dell’amministrazione comunale e nessuna novità dalla Regione Abruzzo in merito al finanziamento del Contratto di Fiume del Cerrano.