L’assessore alle Attività produttive e al Turismo Mauro Febbo ha incontrato ieri all’Aquila i vertici della Camera di Commercio dell’Aquila per affrontare la problematica, da tempo sul tappeto e al palo, della fusione tra lo stesso ente camerale aquilano e i cugini
della Camera teramana. Nei prossimi giorni, Febbo incontrerà i vertici provinciali di Teramo per poi “sbloccare la situazione
da troppo tempo ferma”.
L’assessore fa intendere che l’unione delle due camere con la denominazione Camera Gran Sasso d’Italia, va fatta. “Ho sentito
gli aquilani, sentirò, ancora separatamente, i teramani, poi insieme alla fine prenderemo una decisione. Ma – chiarisce Febbo
– credi ci siano margini molto stretti”.
La fusione, votata dai due enti e prevista nella riforma nazionale, è ferma al palo da mesi senza chiare motivazioni.
Nelle settimane scorse, a Teramo il presidente, Gloriano Lanciotti, l’ha messa in dubbio, mentre gli aquilani, dopo un
lungo silenzio, con il presidente, Lorenzo Santilli, si è pronunciato per la fusione, polemizzando con il collega. (ANSA).