Emergenza Coronavirus – Richiesta adempimenti d. lgs. 224/2018.

Gentilissimi,
in questo delicatissimo momento per la salute dei cittadini della Regione Abruzzo, desideriamo dare concretezza alle norme attualmente in vigore, che prevedono spazi ampi e chiari riservati alla partecipazione dei cittadini, singoli o associati. Lo facciamo perche? convinti che l’attivismo civico in un momento che richiede decisioni e iniziative cosi? delicate e cosi? rapide da parte degli Enti di riferimento possa essere un contributo rilevante per costruire consapevolezza, sinergia ed efficacia dell’intervento pubblico.

Lo facciamo a maggior ragione poiche? gli spazi di partecipazione cui allude il d.lgs. 224/2018 attengono tanto al principio di trasparenza amministrativa quanto a quello di precauzione (oltre a quello di prevenzione) e quindi possono essere particolarmente utili per intervenire prontamente in una situazione come quella abruzzese che, seppure grave, non e? drammatica come quella di altre regioni.

Stanti queste premesse ci rivolgiamo a Lei per avere alcune risposte a diversi interrogativi che ci poniamo a partire dalle segnalazioni e dalle richieste di intervento dei cittadini che si rivolgono a noi:
1. Sono stati realizzati, posti in essere e vengono aggiornati sulla base dei dati reali, scenari di rischio regionali in forza dei quali si sta operando?
2. Cosa prevedono in particolare (sono diversificati per Provincia, prevedono interventi di prevenzione specifici, quali di questi interventi sono stati realizzati e quali sono in fieri, a chi sono stati affidati, quali forze del volontariato sono state coinvolte e con quali mezzi, compresi quelli individuali di protezione, quali strumenti di controllo e verifica dell’applicazione delle direttive sono stati posti in essere)?
3. Sulla base di essi quali strumenti e protocolli formali di prevenzione sono stati adottati da parte della Regione?

Questo poiche? dalle notizie raccolte attraverso i mezzi di informazione apprendiamo che
l’infezione si sta diffondendo in maniera decisamente diversificata tra Provincia e Provincia e che, all’apparenza, quella di Teramo sia, al momento la seconda in quanto a contagiati con il maggior incremento; e poiche? le segnalazioni ricevute ci testimoniano di una situazione del tutto disomogenea tra le varie Asl.

Nelle scorse settimane come Cittadinanzattiva abbiamo messo in campo una serie di interventi, a carattere nazionale, con gli obiettivi di sostenere gli operatori sanitari, contribuendo a dotarli di dispositivi di sicurezza individuali; sburocratizzare i processi, per esempio chiedendo la proroga dei Piani terapeutici, prontamente concessa da Aifa, e quella per i presidi sanitari; orientare al territorio e al domicilio le cure per i malati di Covid 19, per esempio collaborando con Federfarma e Croce Rossa per la distribuzione domiciliare di farmaci e presidi, facendo pressione per estendere la ricetta dematerializzata, per ottenere che la somministrazione dei farmaci antivirali o antimalarici per la cura di chi si trova in terapia domiciliare avvenga da parte dei medici di medicina generale e la distribuzione nelle farmacie territoriali. Insomma, una serie di misure atte in particolare a semplificare la vita dei cittadini, mantenendo alta l’attenzione sui loro diritti, e a fare in modo che si impari dalle buone pratiche e si evitino gli errori fin qui fatti da altri. Nei giorni scorsi, abbiamo rivolto a tutti i Presidenti di Regione una istanza in particolare sulle RSA, che sono in questo momento fra i principali focolai della diffusione del virus in molti luoghi e richiedono interventi dedicati sia per una questione di sicurezza sia per una questione di umanizzazione dei trattamenti di cura.

Quello che ci proponiamo, in virtu? delle informazioni che ci darete, e? dunque di contribuire per quello che possiamo a tutelare il diritto alla salute dei cittadini della nostra Regione e a collaborare con le istituzioni con lo spirito costruttivo che sempre proviamo ad avere.
Nel rivolgerle questa istanza, in particolare facciamo riferimento a quanto previsto nella norma in oggetto che, all’art. 18, commi 1 e 2 detta:
“1. La pianificazione di protezione civile ai diversi livelli territoriali e? l’attivita? di prevenzione non strutturale, basata sulle attivita? di previsione e, in particolare, di identificazione degli scenari di cui all’articolo 2, comma 2…”.
2. E? assicurata la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, al processo di elaborazione della pianificazione di protezione civile, secondo forme e modalita? individuate con la direttiva di cui al comma 4 che garantiscano, in particolare, la necessaria trasparenza”.
E ancora, all’articolo 31, Partecipazione dei cittadini alle attivita? di protezione civile, prevede:
1. Il Servizio nazionale promuove iniziative volte ad accrescere la resilienza delle comunita?, favorendo la partecipazione dei cittadini, singoli e associati, anche mediante formazioni di natura professionale, alla pianificazione di protezione civile come disciplinata dall’articolo 18, e la diffusione della conoscenza e della cultura di protezione civile.
2. Le componenti del Servizio nazionale, nell’ambito delle rispettive attribuzioni, forniscono ai cittadini informazioni sugli scenari di rischio e sull’organizzazione dei servizi di protezione civile del proprio territorio, anche al fine di consentire loro di adottare misure di autoprotezione nelle situazioni di emergenza di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a) , b) e c) , in occasione delle quali essi hanno il dovere di ottemperare alle disposizioni impartite dalle autorita? di protezione civile in coerenza con quanto previsto negli strumenti di pianificazione. …”

Tutto cio? lasciando alle Regioni lo spazio per organizzare ulteriori forme di partecipazione.
Grati per la Sua attenzione, restiamo in attesa delle informazioni richieste e a disposizione per ogni contributo che siamo in grado di dare in questo momento cosi? difficile e cosi? drammatico per tutti noi.

Antonio Gaudioso
Commissario Regione Abruzzo di Cittadinanzattiva