Caro Camillo,

 abbiamo letto che estrema attenzione i tuoi interrogativi al Sindaco D’Alberto e sinceramente siamo rimasti sconcertati: non vogliamo di certo insegnare alcun che, ma allo stesso modo abbiamo a cuore onestà intellettuale e coerenza, per cui ci permettiamo di ricordarti alcuni passaggi che volontariamente hai omesso.

In quanto alla necessità di sottoporsi al giudizio degli elettori, come mai tu stesso ti sei sottratto al confronto, lasciando lo scranno del Consiglio Regionale, evitando accuratamente di ricandidarti, e accettando un seggio blindato al Parlamento? Francamente la risposta a quell’interrogativo che rivolgi oggi a Gianguido, potresti trovarla facendo prima di tutto autocritica.

Ragionare oggi su quanto accadrà nei prossimi anni ci sembra pretestuoso e avventato, considerata la rapidità dei tempi della politica di oggi. Più interessante sarebbe discutere del presente e quindi, se ci permetti, vorremmo essere noi a rivolgere qualche domanda a te, che per tua stessa “ammissione” lavori all’unità del nostro mondo, contro il malgoverno regionale.

Ti hanno informato delle scelte che due consiglieri comunali di Italia Viva avevano fatto alle scorse elezioni provinciali? Se non lo sai, ci permettiamo di darti un indizio: uno di loro era candidato in una delle due liste del centrodestra, quella lista presentata da Franco Fracassa, ex assessore di Futuro In, lista civica di riferimento di Paolo Gatti. L’altro consigliere ovviamente lo ha sostenuto.

Ti hanno informato di chi fossero i candidati della scorsa tornata elettorale regionale, sostenuti da quegli stessi consiglieri comunali di cui parlavamo prima? Neanche questo ti hanno detto? Ecco la facile risposta: Marco Marsilio Presidente, Lega e Di Gianvittorio come consigliere. Si proprio loro, quegli stessi che si erano candidati contro il “malgoverno” (almeno a loro dire) di cui tu stesso facevi parte. Noi eravamo candidati dalla tua stessa parte, i tuoi consiglieri non possono dire lo stesso.

Ti hanno informato di cosa sta succedendo alla Ruzzo Reti? Di cosa ne pensavano loro della gestione di alcuni esponenti politici di quella società partecipata, di cui ad oggi è Presidente una vostra iscritta? Di quale giudizio esprimevano in ogni sede, contro il vostro Leader Renzi? Potremmo continuare con molti altri interrogativi, ma probabilmente hai compreso il senso di tutto questo.

Linearità e coerenza prima di tutto vanno praticate e poi richieste ad altri. Quella coerenza che in tanti nostri concittadini si aspettavano dal vostro leader nazionale, quando promise di ritirarsi dalla politica se avesse perso il referendum.

Noi con la stessa serietà e coerenza di sempre continuiamo a lavorare per Teramo e per i Teramani; piuttosto ti aspettiamo per una prima visita nella nostra città, per confrontarci e rilanciare il nostro progetto.

 

Andrea Core

Antonio Filipponi

Sara Falini