TERAMO – Nella giornata di ieri si è consumata l’ennesima tragedia, questa volta in provincia di Teramo, a testimonianza che gli incidenti sul lavoro non fanno sconti a nessuno ed e nessun territorio.

Un lavoratore ha perso la vita in un’azienda di trasporti di Colonnella, a quanto si è appreso schiacciato dal peso della motrice di un camion sfrenatasi all’improvviso.

Ma quella di oggi non può essere la giornata delle ricostruzioni e delle responsabilità da attribuire. Oggi ha senso solo stringersi attorno a quei familiari che non vedranno tornare a casa il proprio congiunto e che vivranno un dramma che andrà ben oltre i tempi della cronaca.

La CGIL da tempo ha assunto il tema della sicurezza sul lavoro come centrale in tutte le rivendicazioni ma, purtroppo, tutto questo non è abbastanza. Continuano a mancare controlli, azioni volte a tutelare la salute dei lavoratori e continua a mancare la cultura della sicurezza che dovrebbe essere fondamentale in tutte le attività produttive. Le conseguenze di tutte queste mancanze sono cristallizzate nei dati, drammatici, delle vittime che quotidianamente perdono la vita sui posti di lavoro. Numeri più consoni ad un paese in guerra che ad un paese, che si dice civile, in tempo di pace.

Per invertire questa tendenza, anche per il rispetto dovuto a tutte le vittime a partire da quella di ieri, si dovrà rafforzare l’azione di tutti, Istituzioni in primis, con evidenti azioni di controllo e prevenzione, affinché non si debbano più piangere vittime del lavoro.