GIULIANOVA – Nella serata di ieri 3 novembre, i Carabinieri della Stazione di Giulianova hanno arrestato un 56enne del luogo, considerato responsabile del reato di violenza sessuale.
Il 26 ottobre scorso una ragazza, poco più che ventenne, si è recata presso la Stazione Carabinieri di Giulianova, per presentare una denuncia con la quale raccontava che, il 19 ottobre precedente, mentre era seduta su una panchina di Piazza Roma, antistante la Stazione ferroviaria di Giulianova, veniva molestata per ben due volte da un uomo. Il coraggio avuto dalla vittima nel ripercorrere quei momenti traumatici ha permesso ai carabinieri di raccogliere precisi elementi sul quale basare gli accertamenti successivi: la giovane ha ricordato con estrema lucidità che mentre era seduta sulla panchina di Piazza Roma ad aspettare il pullman, si sedeva accanto a lei un uomo, visibilmente ubriaco, che inizialmente le rivolgeva delle attenzioni verbali per poi metterle una mano fra le gambe, palpeggiandole le parti intime. La ragazza, immobilizzata dalla paura, rimaneva seduta subendo, dopo diversi minuti dal primo, un secondo palpeggiamento e si alzava solo all’arrivo di un suo amico, unitamente al quale saliva sul pullman.
La giovane inoltre, mentre si stava recando in Caserma per presentare la denuncia, nel transitare presso Piazza Roma, riconosceva da lontano l’uomo che l’aveva molestata e aveva la freddezza di scattargli da lontano delle foto con il proprio smartphone. Foto che, mostrate pochi minuti dopo durante l’esposizione dei fatti, permettevano subito ai carabinieri di riconoscere l’autore del gesto. L’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha permesso di “congelare” l’evento e avere ulteriore conferma del comportamento dell’uomo.
La vittima, tuttavia, una volta uscita dalla Caserma dei carabinieri, transitava nuovamente nei pressi della Stazione ferroviaria e lì vedeva l’uomo autore dei palpeggiamenti. A quel punto si avvicinava agli Uffici della Polizia ferroviaria i cui agenti, su indicazione dell’Autorità Giudiziaria, provvedevano a identificare formalmente l’uomo.
Il vaglio dell’Autorità Giudiziaria di Teramo, prontamente notiziata dalla Stazione Carabinieri con tutte le risultanze degli accertamenti, riconosceva la piena sussistenza del comportamento dell’uomo, già gravato da precedenti specifici per reati di genere e maltrattamenti in famiglia per i quali era già sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famiglia e divieto di avvicinamento alla parte offesa e consentiva ai Giudici del Tribunale di Teramo di emettere nei suoi confronti l’Ordinanza di aggravamento della misura cautelare in atto, sostituendola con quella più grave della custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Teramo.