Buongiorno, sei l’unico giornalista di Teramo che non mi ha mai chiamato per avere notizie durante la parentesi a Teramo, ora che non sono più l’allenatore sei l’unico giornalista abruzzese che sento!“. Mi scriveva questo Giovanni Zichella lo scorso 30 luglio. Aveva ragione: ho sbagliato nel non avere fatto davvero nulla per approfondire un potenziale rapporto professionale che sarebbe stato ottimo: ci tengo a scrivergli, però, che non ho mai sottovalutato le indubbie qualità del suo essere uomo, anche durante il mio colpevole silenzio, nella certezza che questa non sia soltanto un’impressione personale. Di Giovanni Zichella un’intera città, infatti, ha apprezzato la signorilità con la quale è andato via e che ha manifestato il 30 giugno scorso, quando pubblicamente ringraziò Teramo, il Teramo, i tifosi, la città e noi giornalisti, che non eravamo stati certamente “tenerissimi” nei suoi confronti.  Per quanto mi riguarda, è nata un’amicizia postuma, bella quanto quella che sarebbe potuta e dovuta essere: non è casuale che gli scriva spesso di questo o di quel giocatore, chiedendogli informazioni. E lui li conosce tutti! Ecco perchè stamane, nella prima domenica di Agosto, gli ho chiesto d’inviarmi una nota sul Teramo Calcio di Bruno Tedino e sul girone meridionale: “Oggi seguirò qualche partita di Coppa Italia su Eleven Sport  ma presto ti invierò le mie impressioni“. Ore 12:22: eccole: “Il girone C  è spettacolare! Lo è per ogni allenatore o calciatore e per tutti gli addetti ai lavori chiamati in causa, giornalisti inclusi, Ci sono squadre fortissime come Catania, Catanzaro, Bari, Reggina, Teramo, Ternana ed ambienti difficili: tutte hanno fondate ambizioni per il salto di categoria. Non ho ancora letto degli obiettivi del Teramo, ma basta dare uno sguardo alla campagna acquisti per non avere dubbi, senza considerare che il mercato non è ancora chiuso! Dopo le mie esperienze in biancorosso, in fasi diverse e con fortune alterne, è bene che sappiate, però, che da Torino il Teramo Calcio ha sicuramente un tifoso in più!“. Cosa possiamo aggiungere? Grazie, mister.