TERAMO – Partiamo dalla fine, con i biancorossi ad urlare la loro gioia al centro del campo, prima di andare a danzare sotto la curva con i biancoazzurri che, a testa bassa, si recavano sotto quella degli sconfitti non certamente per essere applauditi.

Si condensano in queste due situazioni opposte la goduria dei tifosi del Teramo presenti al “Bonolis”, esattamente in 1.140 con 341 ospiti, sotto gli occhi compiacenti del prossimo proprietario Davide Ciaccia, anche un po’ portafortuna per una squadra che, alla fine, ha recuperato sicuramente tantissimo morale, dopo la debacle di domenica scorsa, guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale della competizione.

Diciamo subito che l’1-0 è strameritato, perché l’undici di Guidi, goal partita di Viero a parte dopo 5 minuti della ripresa, ha avuto almeno altre tre occasioni nitide, contro la sola del Pescara nata peraltro da un errore di Mungo che, pressato da Diambo, ha perso palla lanciandolo in porta da solo, prima della brutta conclusione, terminata alta. Si consideri che il giovane portiere del Teramo Agostino ha svolto soltanto lavoro di normale routine, senza mai essere impegnato seriamente.

Note di merito per tutti in casa Teramo, con Hadziosmanovic un gradino al di sopra degli altri: ha iniziato in mediana e dopo l’infortunio di Bouah, che ha rimediato un brutto pestone ed è dovuto uscire, ha arretrato il proprio raggio d’azione asfaltando la fascia sino alla fine, confezionando anche l’assist per il goal partita, lo stesso assist non concretizzato da Bernardotto  al 35° del p.t., nell’unica vera palla goal dei primi 45 minuti.

Nella ripresa i biancorossi vanno a rete con Viero (in campo al posto di Bouah dalla mezz’ora del primo tempo), bravo in una difesa di belle statuine ad inserirsi ed a calciare a botta sicura a non più di 8 metri dalla porta difesa dall’acerbo Radaelli.

Alla mezz’ora, per fallo da ultimo uomo, viene espulso Bellucci, su un errore di Birligea (era in campo da un quarto d’ora per Rosso) in occasione di un avventato retropassaggio, con Bocic che s’era inserito saltandolo e costringendolo ad abbatterlo…

Nonostante la superiorità numerica e gli ingressi in campo di Pompetti, Rizzo, Ferrari e dello stesso Bocic, il Pescara non riuscirà mai a concludere in porta. A fine gara Guidi dichiarerà, come ascolterete “…più si giocava e più ero certo che non avremmo preso goal“.

Nel mezzo almeno altre due palle goals nitide per il Teramo; al 28° con Mungo che spara alto da ottima posizione (combinazione con finta magistrale di Viero che smarca per un cross radente Ndrecka) e con Birligea, che su azione personale impegna severamente Radaelli nell’intervento più difficile della gara.

Alla fine l’1-0 rende merito ad una squadra che non è stata neanche lontana parente di quella inguardabile di domenica scorsa: scherzi di gioventù, evidentemente.

ASCOLTA  ROBERTO FURLAN, FEDERICO GUIDI E ANGELO NDRECKA