TERAMO – L’Assemblea della CONFIDI ITALIANFIDI scarl  già ‘Cooperativa Artigiana di garanzia di Teramo e Provincia’ ha approvato, nel corso della riunione di venerdì  31 luglio, il bilancio di esercizio per l’anno 2019 e ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali: nuovo Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori di Conti e Collegio dei Probiviri, confermando Presidente il prof. Luciano Di Marzio.

Preoccupazione è stata espressa nei riguardi della Regione Abruzzo che da anni non prevede nel Bilancio Regionale fondi per l’Artigianato e ancora, dopo l’emergenza COVID-19, non ha deliberato interventi finanziari a fondo perduto a sostegno delle imprese, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Febbo e del Presidente Marsilio alla riunione del 30 luglio 2020.

Il presidente Di Marzio, nel suo intervento, ha evidenziato la grande delusione per l’attuale Governo che, “invece di tagliare i costi della politica, vendere tutti gli immobili inutili, realizzare grandi opere, pagare i debiti alle imprese, ridurre le tasse, seguita ad aumentare la spesa pubblica, non paga la Cassa Integrazione, la Disoccupazione, continua a tartassare cittadini e imprese, causando sempre più povertà e disperazione, al punto che molti imprenditori arrivano anche al suicidio. Sembra un bollettino di guerra: le aziende seguitano a chiudere, sempre più cittadini perdono il posto di lavoro, i giovani non lo trovano e quindi sono costretti ad emigrare, la Burocrazia non viene abolita e quindi cresce sempre di più la corruzione, il costo del lavoro non viene diminuito, i tempi della Giustizia continuano a essere lenti. Tutte ragioni che allontanano sempre più gli investitori stranieri e scoraggiano chi resta, motivo per cui, da tanto tempo, molti scelgono di delocalizzare le proprie imprese in altre nazioni, dove il costo del lavoro è decisamente inferiore rispetto al nostro e le agevolazioni alle stelle”.

Di Marzio ha ricordato che il 98% delle realtà imprenditoriali in Abruzzo è inferiore a 10 dipendenti. Bisogna quindi adeguare le iniziative e le risorse principalmente a questo tipo di realtà e, successivamente, “preparare i giovani prima di avviare un’attività, attraverso corsi di formazione, informandoli di tutto quanto necessario per fare impresa e delle relative difficoltà e successivamente, utilizzando i maestri Artigiani,  far loro apprendere un mestiere, se necessario. Sarà solo a questo punto che deve intervenire la Regione, per finanziare questo genere di attività, anche attraverso risorse a fondo perduto, per inserirsi nel difficile mondo economico. Anche il Governo, a questo punto, dovrebbe intervenire, escludendo, almeno per i primi tre anni, questi coraggiosi giovani dal pagamento dei contributi e delle tasse, facilitando così il loro inserimento nel mondo del lavoro”.

Il Presidente ha anche evidenziato quanto, investire sulle imprese, sia per la Regione Abruzzo molto vantaggioso, poiché ne gioverebbero tutti, dai giovani alle famiglie e, in ogni caso, l’economia in genere.  Problemi anche sul fronte banche, “che non erogano più mutui neanche se garantiti da immobili, oltre che dai confidi, che normalmente garantiscono il 50/70%  fino al 90/100%  con fondo antiusura. La nostra Cooperativa – ha seguitato Di Marzio – è tra le prime in Abruzzo come solidità e ha pochissime sofferenze: 7 milioni 320 mila euro di attivo, quasi 5 milioni di disponibilità presso le banche e  inoltre 2 milioni e 946 mila euro di riserve indivisibili; fondo rischi pari a 2 milioni 387 mila euro disponibili e quindi non soggetti a copertura di garanzia. Infine abbiamo una disponibilità di  1 milione 747 mila euro sul fondo antiusura”.

Di Marzio ha evidenziato ancora una volta la serietà e l’onorabilità dei soci della Cooperativa ‘Città di Teramo e Provincia’, struttura nella quale l’insolvenza degli ultimi 10 anni risulta mediamente non superiore all’1% (uno per cento), che “considerato l’attuale momento di crisi è un risultato straordinario. Le poche insolvenze sono dovute alla problematica relativa ai mancati incassi dei lavori eseguiti, il tutto aggravato dalla lentezza della Giustizia e dal non rispetto delle norme e delle scadenze previste nei contratti da parte degli enti pubblici e privati”.

Oltre al presidente Luciano Di Marzio, nel corso dell’assemblea sono stati eletti all’unanimità i membri del Consiglio di Amministrazione: Aldo La Barbera vice presidente, Maurizio D’Andrea, Alessandro Russo, Leo Conocchioli. Collegio Sindacale effettivi:  Presidente Vincenzo Di Battista, Filippo Di Polidoro, Sergio Fabiocchi;  Collegio dei Probiviri effettivi: Presidente Jacopo Angelini, Katia Di Giuseppe, Remo Di Giacomo.