TERAMO – Stavolta il Teramo ce l’ha fatta, non dominando la gara, finita 2-1, ma costruendo qualcosa in più della Turris e meritando il successo. La squadra di Paci ha avuto il gran pregio di non demordere fino alla fine, soprattutto dopo che i corallini erano pervenuti al pari, a 12 minuti dalla fine.

Con l’inserimento nell’undici iniziale di Di Francesco e Lasik per Ilari e Vitturini, in fase offensiva qualcosa di più effervescente si è visto e non è casuale che la più nitida occasione da rete del primo tempo sia scaturita proprio da uno spunto irresistibile di Di Francesco sulla destra, il quale ha confezionato un assist d’oro per Costa Ferreira che l’ha sprecato al minuto 28.

In precedenza, dopo sei minuti dall’avvio, in maniera meno eclatante ma altrettanto efficace, era stato Lasik a mettere Pinzauti nella condizione di segnare ma l’attaccante, fuori passo, ha quasi ciccato la battuta a pochi metri dalla porta.

Prima del riposo, Giannone, al 41°, direttamente da calcio d’angolo, mette i brividi a Lewandowski e prima del riposo Santoro reclama un penalty per un fallo di mano che non c’era. Il nulla di fatto, al riposo, non è di quelli da ricordare.

Nella ripresa il Teramo la sblocca dopo sei minuti, esattamente un minuto dopo che Giannone aveva messo Romano nella condizione di segnare, con una conclusione incrociata, nel cuore dell’area biancorossa, terminata di poco sul fondo.

Nell’azione seguente il Teramo passa: Bombagi dalla trequarti pesca Costa Ferreira a sinistra, che ha un’autentica prateria dinanzi a sè (difesa ospite non esente da responsabilità). Per il portoghese è facile incrociare sul palo lungo e mettere a segno la sesta rete personale.

Due minuti più tardi è Bombagi che conclude violentemente di sinistro, di un niente alto e al 19°, da uno spunto di Santoro sulla fascia sinistra, è ancora Costa Ferreira a provarci, vanamente.

La gara sembra prendere la giusta strada per il Teramo, ed allora Caneo, al minuto 19, butta nella mischia Ferretti (un ex passato inosservato da queste parti – ndr) ed Alma. Saranno proprio loro a confezionare l’improvviso ed imprevedibile 1-1, a coronamento di una bella azione culminata con un cross basso del primo sul quale è lestissimo proprio Alma a buttarla nel sacco. Mancavano 12 minuti alla fine e per molti si stava concretizzando l’ennesimo pareggio stagionale (nello spogliatoio scopriremo non per Paci, come ascolterete a parte – ndr).

In realtà il goal partita per i biancorossi arriva a tre minuti dalla fine, ed è un bel goal, nel quale Birligea ci mette più di uno zampino, crossando proprio sulla testa di Bombagi che la gira bene per il settimo sigillo personale. Anche in questa circostanza, senza nulla togliere alla bella azione ed alla deviazione aerea vincente, la difesa della Turris, portiere incluso (non a caso è la peggiore del campionato con 51 reti subite -ndr), non sono apparsi esenti da responsabilità.

Vittoria meritata? Sì. Teramo bello? Forse no, ma determinato più di altre volte e anche motivatissimo dalle critiche, tante, piovutegli da più parti, anche dal proprio interno.

A proposito, il presidente allo stadio non c’era, come aveva preannunciato; la cosa ha sortito effetti. Ne siamo certissimi.