Non ci sentiamo di dire che sia stato un risultato che faccia gridare allo scandalo perchè la Fermana che espugna il campo di conquista del “Bonolis” (01) si conferma essere la squadra che conoscono tutti, anche nei gironi A e C: sta lì e gioca di rimessa, talvolta. Se ti colpisce è difficile rimontarla, perchè fa ricorso a tutto. Alla propria fisicità, agli antichi trucchetti del mestiere (ostruzionismo a dismisura nella ripresa, iniziato già nel corso del primo tempo), a situazioni che creano “disordine tattico” in campo e che, se agevolate da un arbitraggio e da una coppia di collaboratori non in giornata (per non scrivere di peggio), diventa quasi impossibile rimontare. Se poi fallisci goals già fatti (clamoroso quello di Sparacello al 27° del primo tempo) o con lo stesso attaccante e con Ventola in avvio di ripresa e ti vedi negare un rigore solare, sempre nella seconda metà del confronto (mano evidente su cross da sinistra dell’onnipresente Sparacello), il quadro è completo. Ma l’errore più grande il Teramo lo ha commesso facendosi infilare in una maniera stupida e stra-prevedibile, con un gol di Malcore al 15° del p.t., nell’unica maniera possibile: palla lunga e difesa che prova un fuorigioco probabilmente mal riuscito e che comunque, tatticamente, non doveva concedere. Ancor di più perchè un minuto prima, in un’azione quasi fotocopia, lo stesso Malcore aveva sbagliato! Dal possibile 1-1 (Sparacello solo, di testa, a 5 mt. dalla porta, devia di testa sul portiere a terra) al possibilissimo 0-2, con un mezzo miracolo a terra di Gomis, in mischia. E’ vero che la squadra di Maurizi di palle-goals ne ha avute altre (con Fiordaliso allo scadere della prima frazione, con Zecca un paio di volte e con Infantino), ma anche i canarini con Zerbo, e sempre di rimessa, avevano fatto paura ad un quarto d’ora dalla fine. Insomma, bisogna essere onesti nel dire che l’1-1 ci poteva stare ma che lo 01 non fa gridare allo scandalo. E’ molto più censurabile il fatto che Flavio Destro abbia disertato la sala stampa, ufficialmente per un “leggero malore” nel post-gara… Sarà vero? Spero ci sia concesso di dubitarne, anche perchè gradiremmo tutti, sempre, in splendida salute. Dulcis in fundo due righe per Manuel Giandonato, che avrebbe dovuto e potuto avere una carriera diversa e migliore ma che, se a Fermo, solo quest’anno, ha già rimediato 2 cartellini rossi diretti, uscendo dal “Bonolis” e applaudendo ironicamente il pubblico di casa, da solo riesce a fugare tutti i perchè. E non aggiungiamo altro per non aprire un “caso” nella Fermana, che ci riguarda poco. Anzi, nulla. Si tengano Destro, Giandonato, i 40 punti e la salvezza anzitempo conquistata. Noi preferiamo ancora il Teramo di Maurizi, anche quando questi sbaglia ad avvicendare il migliore dei suoi (Spighi), al 20° della ripresa per dare spazio a Persia, che in partita non è mai entrato.

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