Michal Lewandowski, portiere polacco di 191 centimetri per 85 kg., nato a Mielec 22 anni fa, esattamente il 2 agosto del 1996, si è legato al Teramo Calcio fino al 30 giugno 2021.

Il calciatore, dopo essere stato tesserato dal Crotone ed aver giocato nella formazione Primavera, fu richiesto espressamente da Pino Tortora al D.S. Stefano De Angelis, entrambi ex del Diavolo, e nella stagione 2016-17 militò nell’Avezzano (Serie D/F).

Giocò da titolare un gran campionato, con 33 presenze, tanto da essere considerato tra i migliori di quella squadra, per rendimento.

Poi, come spesso avviene nel calcio, corse il serio rischio di restare a “spasso”, prima che il Teramo (bravo) se ne accorse e, grazie alla buona mediazione di Emilio Capaldi, lo fece suo, facendogli firmare un contratto biennale.

Non ebbe spazio con Asta, ma è più corretto dire che Calore doveva fare il titolare… ed allora, a Gennaio, va a Monopoli (C1): la pubalgia lo frena. Fa rientro a Teramo.

Il bello (o il brutto) del calcio, narra che se Gomis non si fosse infortunato, Lewandowski o sarebbe stato costretto ad emigrare nuovamente, per conquistare una maglia da titolare, o sarebbe ripartito nuovamente dalla panchina.

Invece è successo che la chance l’ha avuta qui, subito, e non se l’è fatta scappare.

Migliora di partita in partita, il portierone, che ha fame di calcio, perché “deve” affermarsi.

E lo farà, ne siamo certi.
Dopo aver totalizzato appena tre presenze nello scorso torneo, è risultato essere sempre titolare (nove su nove) sino ad oggi, destando gli interessi nazionali de La Gazzetta dello Sport, che gli ha dedicato un articolo, e di diversi club di categoria superiore: quattro di Serie B.

Per il Teramo Calcio, in tempi di magra, potrebbe finalmente arrivare in futuro una buona plusvalenza.

In bocca al lupo Michal.