TERAMO. -E’ giunta a conclusione l’attività “la scatola delle emozioni”, un percorso di laboratori esperienziali e creativi, promossa dall’associazione “A piccoli passi” con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Teramo, racchiusa nel progetto RAdiCI (Ri-costruire l’Avvenire di una Comunità Integrata).

Radici, è un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile attivo in 17 Comuni d’Abruzzo colpiti dal sisma del 2016, che si compone di azioni strategiche per contrastare la povertà educativa e per ri-costruire, a volte a costruire ex-novo, una comunità educante integrata e consapevole.

“La nostra associazione, dichiara la dott.ssa Giulia Di Donato, psicologa e presidente dell’associazione A Piccoli Passi, ha compartecipato al progetto ponendo “al centro” la persona con i suoi bisogni reali, nel rispetto del suo vissuto emotivo ed affettivo. Con “la scatola delle emozioni” si è voluto rivolgere l’attenzione alle emozioni dei bambini, ridandogli la giusta importanza e correlandola alle attività creative”

Il percorso Psico-educativo è iniziato ad ottobre con 40 bambini dai 6 agli 11 anni, e doveva concludersi a maggio; l’interruzione dovuta all’emergenza Covid, ha prolungato la durata degli incontri e, non senza remore, l’equipe ha deciso di riprendere le attività in piccoli gruppi, prediligendo luoghi all’aperto e, ove non possibile, utilizzando la mascherina, per arrivare a chiudere il percorso al parco Fluviale proprio in questi giorni.

“Il covid sembrava aver rovinato i nostri piani, ma ci ha comunque dato l’opportunità di rimetterci in gioco e di ricreare un nuovo modo per stare vicini, esaminare anche emotivamente cosa ci fosse successo e conoscerci.”

L’azione è stata condotta dalle psicologhe Giulia Di Donato e Gloria Di Rocco, ed impreziosita dalla collaborazione di artiste professioniste Cinzia Iezzi, Jolanda Bodzak, Angiolina Di Giuseppe e Elisabetta Borreca.

“Il percorso ha avuto l’obiettivo di lavorare sulla competenza emotiva: un insieme di conoscenze e abilità di comportamento che si possono, in linea generale, riportare a tre principali abilità: espressione, comprensione e regolazione delle emozioni.” Racconta la dott.ssa Gloria Di Rocco, psicologa psicoterapeuta. I bambini hanno fatto un percorso realmente introspettivo ed esplorativo, e sono riusciti a far venire fuori parti di loro che non conoscevano o che erano sopite o trattenute per vergogna, timore.

I bambini hanno conosciuto e riconosciuto le emozioni primarie, la rabbia, la tristezza, la sorpresa, la paura, il disgusto e la gioia; partendo dalla creazione della “ragnatela dell’amicizia”, si sono legati l’un l’altro, costruendo la loro scatola che hanno riempito con diversi lavoretti ed animali, associati alle emozioni.

Manipolando l’argilla e con tanta energia per essere modellata, hanno scoperto che si può cuocere o utilizzare prodotti cristallizzanti per darle forma e robustezza; infeltrendo la lana, hanno dato vita a pupazzi naturali, o riciclando calzini e tessuti vari hanno costruito animali di pezza; spezzettando ed impastando carta utilizzata, hanno creato nuovi fogli personalizzati da fiori, foglie.. Mostri mangia-paure, quaderni per appuntare le proprie emozioni, scambio di smile sorridenti e tristi, inventa storie a sorpresa.

La scatola che concretamente hanno infine riportato a casa è un’esplosione di emozioni.