Riceviamo e pubblichiamo

Caro Walter,

ti ringrazio di aver mandato in onda, nell’ultima puntata di Supergol, il filmato su “Teramo-Giulianova anni ’70”, e di averlo brillantemente commentato.

Dopo quell’evento, svoltosi il 25 Aprile 1989, il buon Claudio Di Giustino mi aprì le porte del Teramo Calcio, società con la quale ho collaborato per oltre cinque lustri, volontariamente, uscendone circa due anni fa, perché “fuori moda” con il calcio di oggi.

Ti scrivo queste due righe in risposta al mister Tonino Valbruni, che durante la trasmissione ha ricordato l’intitolazione dello stadio ad un medico sportivo illustre e l’istituzione di un premio ad un ex arbitro, altrettanto illustre.

Sono d’accordo con lui sul fatto che la nostra città si sia dimenticata di un grande personaggio del calcio teramano, qual’è stato Giuliano De Berardinis: è come se dimenticassimo tutto ciò che ha fatto e ha dato alla maglia biancorossa.

Personalmente sono convinto che un angolo dello stesso “Bonolis” o una sala-stampa a lui dedicata, nello stesso impianto, non gli rendano i giusti meriti: al contrario il binomio ristrutturazione vecchio “Comunale – De Berardiniis” sia la soluzione perfetta.

Nel contempo il sito del vecchio stadio conserverebbe la targa dedicata a Carmine Rodomonti, voluta dall’amministrazione comunale, il 1 Giugno 1992.

Parlando del vecchio “Comunale – De Berardinis”, sarebbe bello se, ristrutturato, ospitasse il museo storico sportivo non solo del calcio teramano, così ideato dal Club biancorosso, ma includesse anche il basket, la pallamano, l’atletica leggera, il pattinaggio, la pesistica e tutte le attività di cui la nostra città è stata ed è ricca.

Come tu ben sai, sono pronto a collaborare e a sostenere tutti i futuri progetti che parlino di sport teramano.

Cordiali saluti.

Vincenzo Di Antonio.