L’AQUILA – “Giovedì si è riunita la commissione speciale d’inchiesta sull’acqua ed è subito emerso un quadro preoccupante sulla gestione del servizio idrico da parte delle sei società (GSA, ACA, SACA, RUZZO, SASI e CAM) che amministrano, in nome e per conto della regione, questo asset”. Così il consigliere regionale della Lega, Emiliano Di Matteo, componente della commissione speciale.
Il primo aspetto negativo emerso è la carenza di figure essenziali come gli ingegneri idraulici a fronte di un numero eccessivo di amministrativi indice di una gestione rivedibile e alquanto discutibile. Altro aspetto che desta molte perplessità è stata la fuga in avanti della Ruzzo Reti s.p.a. che, in pompa magna in conferenza stampa, ha annunciato la riduzione delle tariffe senza aver acquisito preventivamente la relativa autorizzazione da parte di ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e dell’ERSI. Questa vicenda è la chiara dimostrazione di come le società di gestione, in particolare la Ruzzo Reti, mostrino una scarsa collaborazione nei confronti dell’ERSI e un atteggiamento altezzoso nei confronti di chi, per legge, è deputato al controllo di gestione. A riguardo è emerso che l’ERSI per effettuare un report comparativo tra le stesse – sottolinea Di Matteo – ha avuto i dati essenziali, richiesti dalla Giunta Regionale per tracciare il futuro del ciclo idrico integrato abruzzese, con 6 mesi di ritardo da parte delle società di gestione. Ritardo che sta penalizzando tutto l’asset regionale“.
Il consigliere regionale del Carroccio, tra i primi sostenitori della nascita di questa importante commissione, ha sottolineato che “garantirà il massimo supporto alla presidente Marcozzi per rendere efficacie il lavoro della commissione proseguirà in modo rapido ed Incessante affinché il Consiglio Regionale abbia un quadro dettagliato ed analitico sulla gestione del servizio idrico abruzzese”.