PESCARA – Prendiamo in prestito la famosa battuta di Gene Wilder in Frankenstein Junior per commentare l’avvio della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale per il lavaggio delle due gallerie del Gran Sasso, questione che aveva suscitato quella che avevamo bollato come una tempesta in un bicchier d’acqua.


Strada dei Parchi, che sapeva della necessità del lavaggio da mesi, dopo la lettera del 7 settembre del Parco del Gran Sasso, si è finalmente attivata depositando lo scorso 29 settembre lo Studio di Incidenza Ambientale. La Regione Abruzzo ha stabilito che si procederà d’urgenza accorciando, da 30 a 17 giorni (non si sa bene su quali presupposti giuridici), i tempi per le osservazioni del pubblico programmando con ogni probabilità una riunione del Comitato V.I.A. il 15 ottobre per esaminare la pratica.

Insomma, la procedura di legge di derivazione comunitaria (in base ad una direttiva del 1992!) deputata alla tutela preventiva dell’ambiente e dell’acqua del Gran Sasso, descritta improvvidamente come strappo istituzionale, fuga in avanti del parco, ostacolo insormontabile, si può e, anzi, si deve fare. Anzi, si poteva attivare già mesi or sono e oggi, come avevamo detto, sarebbe già tutto finito.

Ovviamente adesso leggeremo la documentazione depositata da Strada dei Parchi per valutare se e come presentare osservazioni al fine di migliorare ogni iniziativa volta a mettere in sicurezza e gestire in maniera adeguata le infrastrutture in un ambiente molto vulnerabile. come quello del Gran Sasso.

Auspichiamo che nel futuro non vi siano più querelle inutili sul rispetto delle norme poste a tutela dell’ambiente e dell’acqua.