L’AQUILA – Sette canadair, tre elicotteri, 80 Vigili del Fuoco, 40 militari del IX Reggimento Alpini, 70 volontari di protezione civile, 30 dipendenti comunali e 4 pattuglie della Polizia municipale in azione da stamani sui fronti degli incendi che stanno colpendo la zona ovest
dell’Aquila e che, pur essendo monitorati e controllati, destano preoccupazione tra operatori e cittadini. A censire le squadre di lavoro sul fronte c’è l’unità di crisi locale dei vigili del fuoco dei comandi di Teramo e L’ Aquila.

Il Comune ha censito, attraverso il Coc (Centro operativo Comunale) 13 famiglie a ridosso della linea del fuoco che potrebbero essere spostate in alloggi provvisori in caso di minaccia reale alle abitazioni. A fare il punto della situazione è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha appena effettuato un primo sopralluogo a Cansatessa, per poi recarsi al comando regionale dei Vigili del Fuoco. “Le energie in campo sono straordinarie e la mobilitazione è ampia e sentita. I dipendenti comunali dalle 6 hanno ripreso a lavorare sulla linea tagliafuoco – spiega il sindaco – mentre abbiamo completato il censimento delle famiglie che risiedono a ridosso dei punti critici nel caso dovesse rendersi necessaria un’evacuazione. Anche in questo caso siamo pronti a intervenire con abitazioni sostitutive. Lo sforzo è enorme e il contatto con le sale operative di Vigili del Fuoco, Regione e Prefettura è costante. Purtroppo le condizioni climatiche e il territorio impervio non favoriscono
l’attenuazione del pericolo“.

Nell’incendio di Arischia il fuoco è ancora alto, mentre nella zona di Cansatessa le fiamme sono in via di contenimento grazie a una linea tagliafuoco, lungo tutto il fronte, e i mezzi aerei – ha detto Silvio Liberatore, dirigente della Protezione Civile della Regione Abruzzo -. Gli inneschi degli incendi si trovano nelle zone alte delle montagne, quindi lo spegnimento sta avvenendo prevalentemente dall’aria, da terra si è potuto solo contenere le fiamme, tenendole lontane dalla abitazioni e dalle strade. Numerosi gruppi di Volontari di Protezione Civile abilitati allo spegnimento stanno lavorando insieme a noi, all’Esercito e Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. Questi ultimi stanno conducendo le indagini sull’origine dei due incendi. Chiediamo ai cittadini privati di non avventurarsi nel bosco senza registrarsi nell’UCL (Unità di Controllo Locale) dei vigili del fuoco a Cansatessa. È pericoloso per se stessi e per gli altri“, conclude Liberatore- ANSA –