Sono due persone oneste. E’ indubbio. Ed è tanto. Ma per gestire una città non basta.

Uno è Sindaco di Roseto e tra pochi giorni avrebbe dovuto concludere il suo mandato  per sempre. Per la lentezza e inefficienza amministrativa. Ma tutto è rinviato al 26 settembre.

L’altro è Sindaco di Pineto. Una città che si è pentita di averlo voluto, che lo critica, lo ha giudicato e condannato per la lentezza e inefficienza amministrativa. E ora nella elegante città dei pini gira voce che lui sarebbe disposto a dimettersi.

La famosa goccia che ha fatto vomitare il vaso è la decisione della regione Abruzzo, che ha comunicato l’avvio del procedimento di revoca del finanziamento ricevuto dal comune di Pineto per la “Realizzazione dell’intervento di difesa della costa”. Cazzo! Una cosa troppo importante anche per i sonnolenti cittadini di Pineto. Almeno quanto lo è il nuovo pontile per Roseto.

Voci attendibili, ma non confermate, dicono che passando per caso in Comune, il Sindaco appresa la notizia abbia esclamato sbadigliando “ma dai su, sono le 11 mi sono appena alzato non mi scocciate”. La somma di 1milione di euro, prevista nel “Masterplan” d’alfonsiano, doveva essere impiegata per la realizzazione di un sistema di barriere frangiflutti. Essenziale. Urgente. Fondamentale per Pineto. Una cosa che i cittadini volevano. Una cosa promessa e ripromessa. Eppure pare che il Sindaco, avviandosi al riposino delle 14 abbia confidato ad un consigliere Pd “le ragioni della revoca sono pretestuose ci vò lu tempe su pè fa le cose! Dobbiamo studiare. Abbiamo ancora tempo per studiare” . Ma dopo 4 anni i cittadini mò si so rotti li cojoni.  Sembra. Sarà. Gravissimi i ritardi accumulati per la predisposizione della progettazione. Mancato rispetto del cronoprogramma dell’intervento. Poco non è. E perdere 1 milione di euro di finanziamento -concesso nel 2017- bello non è. Speriamo si faccia in tempo a porre rimedio. Chi ama Pineto come me se lo augura. Ma comunque è una storia brutta assai. Ma comunque Verrocchio come Sindaco è finito. Tant’è. A detta di tutti la costa pinetese, necessita assolutamente di quelle opere e di quei finanziamenti. Certo di parole sulla salvaguardia del litorale -e costosi ripascimenti vari- ne sono state dette tante. Fatti poco. Certo di impegni ne sono stati assunti tanti nei confronti degli imprenditori, turisti, e dell’intera economia della città. Fatti pochi. In Comune si dice che ci sono ancora pratiche vecchie di 5 anni fa da firmare ma il Sindaco c’è poco. E poi la penna del Sindaco non scrive più. L’inchiostro non è finito, si è svaporizzato per il mancato utilizzo. Dicono che Verrocchio non si assuma una responsabilità, non firmi una carta e non prenda una decisione da anni. Ma non si può amministrare così. E questa opera è stata finanziata 4 anni fa.

Sia quel che sia la verità inequivocabile è che il problema va avanti da oltre 20 anni; 15 milioni di euro buttati per la zona di Pineto Nord assolutamente strategica per i servizi turistici con un indotto di 10 milioni di euro annuo di fatturato; con un’occupazione pari a 800 unità per stagione. Intanto questa zona di pregio e prestigio più volte destinataria di bandiera blu sta morendo sotto gli occhi di tutti.

Una cosa è certa: anche per quest’estate non ci saranno ne opere frangiflutti a difesa della costa di Pineto. Ne il pontile a Roseto. Qualcuno dice che Verrocchio ha fallito clamorosamente l’occasione di essere ricordato per aver lasciato alla sua città qualcosa di importante. E passerà invece alla storia per non aver fatto niente. Che in una città bella e florida come Pineto benedetta dalla natura, neanche era facile.

In questi ultimi giorni è un rincorrersi di attacchi. Pare che a causa di queste accuse ieri il povero Sindaco non sia riuscito a prendere sonno alle 21,00. Crudeli!! Lo attaccano i Fratelli d’Italia; lo accusano “civici”; è lento e inconcludente per i M5S; è un incapace per i leghisti. Anche un consigliere del Pd sostiene che “è inaccettabile che Verrocchio dopo 4 anni chieda altri soldi alla Regione per fare altri studi” La verità è che i cittadini di Pineto sono le vere vittime della mala gestio. Ma quella che turba di più le 14 ore di sonno del Sindaco Verrocchio è l’aspra critica del suo padre putativo, Luciano Monticelli, che di quel finanziamento fu protagonista. Sotto le mentite spoglie di Italia viva infatti lo striglia ben bene, affondando senza garbo la sua elegante scarpa Armani nelle terghe del suo figlioccio politico, affermando “non c’è più tempo da perdere.  In sintesi: “avast’ a durmì”.

Sia quel che sia. Chi non ha capacita, coraggio e volontà di utilizzare fondi – ottenuti per opere di bene comune- spreca risorse. Un delitto, un peccato mortale.  Di questi tempi anche di più. Per l’indignazione generale. Un amministratore con questa colpa è indifendibile. Deve andare a casa. Del resto se una cosa simile fosse accaduta ad un amministratore privato lo avrebbero preso a calci in culo fino a Silvi. E ritorno.  Sprechi e inefficienze della pubblica amministrazione non sono più tollerabili. E chi tace è complice. Per questa ragione, voci di ieri mattina all’ombra della pineta, volevano Verrocchio non più sorretto dall’intera maggioranza . Molti lo danno per stanco e demotivato. E che, comunque abbia manifestato ad un consigliere la volontà di dimettersi se non riuscisse, entro il 30 marzo, a risolvere almeno questo problema. Sarà vero ?

 

Leo Nodari